IL CAMPIONE |
Sport
/

Mirco Di Tora dice addio alle gare. Zicche: “Un simbolo del nuoto italiano”

16 agosto 2020 | 08:00
Share0
Mirco Di Tora dice addio alle gare. Zicche: “Un simbolo del nuoto italiano”

Lascia l’attività agonistica il campione delle Fiamme Oro. Ne parla il Direttore di Swimbiz.it. Di Tora svolgerà servizio presso la Polizia di Stato. Il pensiero di Zicche su uno dei campioni più importanti

Roma – Si è conclusa lì la sua carriera. Al toccare dell’ultima piastra di una vasca dei 50 metri dorso in cui probabilmente Mirco ha rivissuto con il cuore un’avventura straordinaria nel mondo del nuoto. Ha detto addio alle competizioni Di Tora e lo ha fatto al 57esimo Trofeo Sette Colli. Nella prima giornata di gare, svoltasi l’11 agosto scorso, il campione di nuoto delle Fiamme Oro ha annunciato a sorpresa il suo ritiro.

Il crono segnato in tabellone è stato quello di 26”31. Gli ultimi attimi da lui vissuti come atleta vero e proprio. Commosso, grato e pieno di gioia per una esperienza nel nuoto mondiale che ha riempito la sua bacheca di medaglie e la sua mente di ricordi indelebili, ha salutato il sogno di una vita: “Grazie a chi mi ha seguito da casa. Grazie ad ogni persona che ho incrociato in questi anni”. A mente fredda, lo scrive Mirco Di Tora sulla sua pagina personale di Facebook.

Batte il cuore di Mirco e lo fa soprattutto nel lasciare in quel momento la vasca, sotto le luci della sera di Roma, in una cornice speciale e in una manifestazione particolare. Lo è sempre il Sette Colli per gli azzurri, che hanno vinto, che sono cresciuti a bollicine e cuffietta nel tempo. Lo ha fatto Mirco in questi anni, iniziando nel lontano 2004 partecipando agli Europei Juniores e piazzandosi quarto proprio nei suoi 50 dorso del cuore e dei muscoli. Grinta, talento e fame in acqua. E tanti i successi da lui conquistati, tramite il movimento del nuoto. Quel nuoto emiliano che ha sfornato in vasca campioni del calibro di Ilaria Bianchi e Marco Orsi. A 24 ore dal suo annuncio del ritiro è Christian Zicche a parlare e a descrivere una carriera stellare. Il Direttore del giornale online di sport acquatici parla del campione azzurro: “Una colonna del nuoto italiano. Quel classico campione della vasca che ha dato un segnale importante al movimento azzurro”. E di quel movimento tricolore Mirco ne è stato anche il capitano. Il primo a guidare i suoi compagni di Nazionale ai Mondiali, agli Europei e anche alle Olimpiadi: “Ognuno mi ha fatto innamorare di questo mondo”. Ha proseguito a scrivere Di Tora sui social. Sono 33 i titoli italiani assoluti conquistati tra 50 e 100 metri dorso, con gli ori nazionali messi al collo nelle staffette 4×100 mista e 4×100 stile libero. Ha partecipato a 9 Campionati Europei, a 5 Campionati Mondiali e a 2 Olimpiadi.

Un amore lungo e pieno di palpiti in vasca. Ex detentore di numerosi record italiani nei 50 e anche nei 100 metri dorso. Tante le gare svolte nella staffetta della 4×100 e 4×50 mista. Squadra dirompente e leggendaria insieme a Filippo Magnini e Alessandro Terrin. Proprio nei 50 dorso ha strappato il primato in vasca lunga con 24”77 e allo Stadio del Nuoto. In quell’impianto che lo scorso 11 agosto lo ha visto dire addio al nuoto agonistico. Era il 2009 e la competizione dei sogni era quella degli storici Mondiali italiani. Alle OIimpiadi di Pechino nel 2008 strappò il record nei 100 dorso con il crono di 54”39. La medaglia d’oro arrivò agli Europei in vasca corta. A Fiume nel 2008 in squadra con Belotti, Terrin e lo stesso Magnini ha conquistato la medaglia più importante. Primo gradino per lui e gli azzurri nella staffetta 4×50 mista. Insieme al record mondiale, europeo e italiano di 1’32”91. Ai Giochi del Mediterraneo ha messo al collo l’argento nei 50 dorso in 24”95: “Uno degli interpreti di un modo di stare in acqua, divertente e agonistico, in ogni sfumatura del quotidiano. Ha scelto di lasciare nel posto più bello dove toccare la piastra”. Prosegue Zicche a parlare del campione azzurro. Proseguirà una carriera lavorativa nella Polizia di Stato. Istituzione che lo ha fatto crescere nel nuoto, come atleta e uomo. Secondo il Direttore di Swimbiz.it Mirco non lascerà però le gare: “Ha lasciato probabilmente in modo parziale – dichiara – sceglierà il nuoto pinnato? O altre discipline acquatiche? Non credo smetterà in modo definitivo la carriera del nuotatore puro”. E aggiunge con ammirazione: “Con i migliori auguri, i nostri e di tutto il mondo del nuoto”.

European Swimming Championships 2012. AFP PHOTO / BEN STANSALLBEN STANSALL/AFP/GettyImages

Una stelle in vasca sotto le stelle di Roma in questo strano 2020 delle competizioni condizionate dal Covid-19, all’ombra dello Stadio del Nuoto semi deserto e senza pubblico, ma pieno di quelle emozioni che Mirco non dimenticherà facilmente. Ha toccato dopo 26 secondi la piastra e ha salutato un sogno vissuto per quasi 16 anni. Un simbolo del nuoto azzurro e capitano di spedizioni internazionali che hanno reso “Meravigliosi” gli azzurri. Anche Di Tora lo sarà per sempre. E quel suo braccio alzato in trionfo al termine di una gara senza esclusione di colpi, segnerà la strada di chi da oggi, vorrà seguire le sue orme. Giovani e innamorati del nuoto. Innamorati come lui.

Di seguito le dichiarazioni di Christian Zicche per Il Faro online

Parlare di Mirco Di Tora vuol dire raccontare di un atleta colonna del nuoto italiano. Un classico del movimento acquatico tricolore, è stato un grande campione di spessore nazionale, non ha magari raggiunto i risultati internazionali che si sarebbe aspettato, ma è stato un atleta che da dato un segnale importante. La longevità acquatica è la discriminante oggi. Abbiamo atleti che proseguono la carriera e che varcano la soglia, in un tempo che prima, costringeva a smettere presto. E’ stato capitano della Nazionale e un personaggio a tutto tondo. Ricordo con lui dei bellissimi “Salotti Acquatici” in Swimbiz.it dove usciva la sua simpatia, la disponibilità, il senso emiliano che ha segnato un’epoca degli ultimi 10 anni del nuoto azzurro. Con lui Marco Orsi e Ilaria Bianchi. Interpreti di un modo di stare in acqua, divertente e agonistico, nel quotidiano. Ha scelto di lasciare nel posto più bello dove toccare la piastra. Ha lasciato probabilmente in modo parziale. Sceglierà il nuoto pinnato? O altre discipline acquatiche? Non credo lascerà in modo definitivo la carriera del nuotatore puro. Con i migliori auguri, i nostri e di tutto il mondo del nuoto”.

(Il Faro online)(fotocopertina@DiToraFacebook)