Il Fatto |
Cronaca Locale
/

Fiumicino, “Ho bisogno di cure mediche”, ma poi aggredisce la Polizia corsa in suo aiuto

17 agosto 2020 | 12:18
Share0
Fiumicino, “Ho bisogno di cure mediche”, ma poi aggredisce la Polizia corsa in suo aiuto

L’uomo è stato arrestato per violenza, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale

Fiumicino – “Ho bisogno di cure mediche”. Questa la chiamata pervenuta  al 112 ed interrotta bruscamente da un uomo. E’ accaduto a Fiumicino dove la telefonata è stata passata immediatamente alla Sala Operativa della Questura, che ha inviato sul posto gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti, che sono stati minacciati ed aggrediti dall’uomo, un 43enne.

Una volta arrivati, gli agenti hanno citofonato all’indirizzo indicato dall’operatore della Sala e, a rispondere è stata una donna. Dopo averle chiesto di poter parlare con il richiedente, questa – uscita nel frattempo sul  balcone – ha riferito che il fratello stava dormendo.

Invitata a svegliarlo, l’uomo poco dopo è giunto al cancello di casa dove ha incominciato a pronunciare affermazioni di dissenso e di minaccia di morte nei confronti dei poliziotti proferendo testuali parole: ” che c….mi rompete le p…a quest’ora…io non ho fatto niente…adesso vi ammazzo, anzi ammazzo tutti quanti” e con fare minaccioso ha colpito gli operatori con un cellulare.

Con non poca difficoltà gli agenti sono riusciti a calmarlo fino all’arrivo della sorella quando ha iniziato di nuovo a dare in escandescenza scagliandosi contro la stessa. Durante il tentativo di sedare la lite tra i due l’uomo, trattenuto dai poliziotti,  è riuscito a divincolarsi e scappare .

Richiesto l’ausilio di altre volanti, il 43enne è stato rintracciato in via Coni Zugnariverso a terra che accusava un malore e per questo i poliziotti hanno richiesto personale del 118 che, con non poca difficoltà sono riusciti a farlo salire sull’ambulanza e ad accompagnarlo presso l’ospedale di Ostia dove la sua “rabbia” si è spostata sul personale ospedaliero.

Terminati gli accertamenti medici, l’uomo è stato accompagnato negli uffici del commissariato di Fiumicino, dove, identificato è stato ammanettato e dovrà rispondere di violenza, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Fiumicino