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A Fondi fontane pubbliche quasi tutte chiuse, Palumbo: “Ci batteremo anche per aprirne di nuove”

23 agosto 2020 | 09:00
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A Fondi fontane pubbliche quasi tutte chiuse, Palumbo: “Ci batteremo anche per aprirne di nuove”

Palumbo: “Vigileremo anche sull’operato di Acqualatina nella gestione dell’acqua pubblica, pretendendo le necessarie opere di efficientamento della rete idrica e fognaria”

Fondi – “In questi ultimi 20 anni, nonostante un referendum nazionale sull’acqua pubblica, nella nostra provincia e soprattutto a Fondi si è andati sempre più verso la privatizzazione dell’acqua con la chiusura di quasi tutte le fontane pubbliche del centro storico e l’abbandono di quelle in periferia, vi sono stati episodi spot come la casa dell’acqua in zona 167 (poi rimossa) ma nulla più”.

È quanto affermato da Michele Palumbo, in lizza per diventare consigliere comunale con la lista “Camminare insieme” (coalizione di centrosinistra, con Raniero De Filippis candidato sindaco) che, poi, prosegue: “Il problema dell’approvvigionamento di acqua nel nostro territorio diventa sempre più pressante anno dopo anno, per una città che da sempre è famosa per l’abbondanza di acqua si è arrivati a situazioni di critiche interruzioni idriche a causa anche della gestione sbagliata delle risorse di tutti.

Per questo, all’interno del consiglio comunale, bisogna promuovere la riapertura di queste fontane programmando anche la creazione di altri punti acqua (fontane, case dell’acqua) in centro e nelle contrade dove sono carenti.

Con Camminare Insieme – prosegue la nota – vigileremo seriamente sull’operato di Acqualatina s.p.a. nella gestione dell’acqua pubblica, pretendendo le necessarie opere di efficientamento della rete idrica e fognaria.

Anche le risorgive presenti nel nostro territorio (Fontana della volpe, sorgente di Vetere, tubo di cicalese, sorgente di gegni, ponte cardellino e tantissime altre) sono state lasciate alla mercé di vandali e incivili, togliendo un servizio essenziale ai cittadini e rendendo quelle zone discariche a cielo aperto”.

Poi Palumbo conclude sottolineando il suo obiettivo: “Attraverso il posizionamento di secchi della differenziata, di arredi compatibili, di un’adeguata illuminazione e di telecamere, queste sorgenti devono tornare ad essere punto di incontro, non più per i vandali ma per tutti i cittadini, luoghi di pulizia e non più di degrado”.

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