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Luminosa in Diamond League. La Bogliolo vince i 100 ostacoli: “Non pensavo uscisse fuori il 12.88”

23 agosto 2020 | 19:06
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Luminosa in Diamond League. La Bogliolo vince i 100 ostacoli: “Non pensavo uscisse fuori il 12.88”

Prima atleta italiana a vincere una gara nel circuito mondiale. A Stoccolma non firma un gran tempo, ma scrive la storia

Stoccolma – Nessuna atleta italiana aveva mai vinto nel contesto planetario della Diamond League. C’è riuscita nel pomeriggio di Stoccolma Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro), al Bauhaus-Galan, certamente non affrontando le avversarie di primissima fascia che di solito popolano il massimo circuito mondiale dell’atletica, ma con una prova che ne conferma l’indubbio valore internazionale.

Per la 25enne ligure di Alassio un primo posto con 12.88 (+1.4 il vento) e la sensazione che si possa ancora ritoccare molto nella fase di uscita dai blocchi. Tra le barriere, invece, Bogliolo non commette particolari sbavature e non ce n’è per nessuna dal quinto ostacolo in poi. E se vincere aiuta a vincere, l’ostacolista allenata da Ezio Madonia e Antonio Dotti ci sta sicuramente prendendo gusto: resta lontana, ma sui suoi migliori tempi, la finlandese Lotta Harala, al personale uguagliato di 13.07 ed è terza la danese Mette Graversgaard, primato nazionale con 13.13.

Incolore la gara della britannica campionessa del mondo dell’eptathlon Katarina Johnson-Thompson, solo sesta in 13.94. Bogliolo sarà in pista nel prossimo weekend a Padova per gli Assoluti, in cerca del titolo italiano e di un tempo dalle parti del record nazionale di 12.76 di Veronica Borsi, avvicinato a Turku pochi giorni fa con 12.79 e già lo scorso anno con il personale di 12.78. “Non la considero una bella gara, volevo partire molto megliospiega Bogliolo -. Sapevo che dovevo battere la Harala, che è la finlandese che parte meglio tra le quattro più forti. Sui blocchi ero convinta ci dessero ‘al tempo’ perché l’attesa era stata davvero lunga, hanno aspettato un salto dalla pedana dell’asta. E quando lo starter ha sparato non ho proprio accelerato. Poi dal primo ostacolo ho deciso di correre più in scioltezza possibile. Ci stiamo lavorando molto in allenamento ultimamente, perché a volte forzo troppo. Non pensavo venisse fuori un 12.88 così”.

(fonte@fidal.it)(foto@WorldAthletics)