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Civitavecchia, la denuncia di Cisl Fns: detenuto appicca il fuoco in cella, 6 intossicati

24 agosto 2020 | 10:47
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Civitavecchia, la denuncia di Cisl Fns: detenuto appicca il fuoco in cella, 6 intossicati

Per il sindacato occorrono interventi immediati ed urgenti visti i numerosi episodi di aggressioni e violenze avvenuti negli ultimi due mesi a Rebibbia, Regina Coeli, Viterbo e Latina

Civitavecchia – Un detenuto del carcere di Civitavecchia ha dato fuoco alle suppellettili della sua cella provocando l’intossicazione dei sei agenti intervenuti per spegnere le fiamme che hanno dovuto far ricorso alle cure del caso. Lo denuncia Massimo Costantino della Cisl Fns che ricorda come lo stesso detenuto il 21 agosto scorso aveva aggredito un Assistente Capo tentando di soffocarlo (leggi qui)

Per la Fns Cisl occorrono interventi immediati ed urgenti visti i numerosi episodi di aggressioni e violenze avvenuti negli ultimi due mesi a Rebibbia, Regina Coeli, Viterbo e Latina. Il sindacato inoltre ribadisce l’urgenza di intervenire affinché detenuti con problemi psichiatrici siano inviati in strutture idonee e non in carcere. “Se nessun segnale arriverà scenderemo in piazza per difendere la Polizia Penitenziaria“, ribadisce Massimo Costantino.

Su quanto accaduto interviene anche Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che afferma: “I fatti denunciati oggi a Civitavecchia dimostrano purtroppo ancora una volta in quale situazione versano le carceri italiane nelle quali il concetto di sicurezza è ormai evanescente. Non si può lavorare in queste condizioni e allo stesso tempo confidare nell’esecuzione della pena conforme al dettato previsto dall’articolo 27 della Costituzione“.

“Siamo in attesa che i numeri drammatici delle carenze di organico del personale di Polizia Penitenziaria rappresentino per i vertici del Dipartimento e per il Ministro della Giustizia una priorità di cui deve essere tenuto conto nella legge di bilancio – conclude Beneduci -. Ccrediamo che il tempo degli annunci sia abbondantemente spirato e che vengano attuati concretamente i programmi che restituiscano sicurezza non solo ai lavoratori delle carceri tra cui la Polizia Penitenziaria, ma anche alla intera collettività”.

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