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Vaccino italiano anti Covid-19: no-vax scatenati attaccano sui social lo Spallanzani

D'Amato: "Attacchi vili e ingenerosi. Chi attacca l'Istituto Spallanzani attacca l'Italia"

Roma – La notizia del primo test sull’uomo all’Inmi Spallanzani di Roma per il vaccino italiano anti-Covid (leggi qui) ha scatenato sui social il fronte “no-vax”. La pagina Facebook di “Salute Lazio” (l’assessorato alla Sanità della Regione), dove è stata postata la notizia dello Spallanzani, è stata presa d’assalto da centinaia di commenti tra chi è scettico, chi entusiasta, chi apertamente contrario e tanti che ringraziano per il lavoro fatto i ricercatori dell’Istituto capitolino.

“Il virus è ormai mutato e il vaccino non credo proprio che farà effetto”, scrive Giuseppe. Sempre sul fronte anti-vaccino anche l’utente Vale: “Fatelo prima a tutti i parlamentari, poi se tra cinque anni non avranno riportato nessuna conseguenza ne riparliamo”. “Ma certo facciamo il vaccino, del quale abbiamo ancora meno certezze rispetto al Covid….”, fa eco Simona.

A fare da contrappunto a questi commenti negativi c’è invece chi crede nell’immunizzazione come arma per sconfiggere il coronavirus Sars-CoV-2. “Ottime notizie! Un grazie anche ai ricercatori che lavorano sodo dietro le quinte. Spesso anche sottopagati”, evidenzia Chiara.

“Lo Spallanzani è una eccellenza… mi fido moltissimo…”, scrive Roberto, inserendo anche l’emoticon con il braccio muscoloso per esortare ad andare avanti con coraggio. C’è poi l’utente Nuvola Lilla che suggerisce come “sarebbe utile avere aggiornamenti sulla sperimentazione: tipo se verranno fatte delle analisi per rilevare eventuali anticorpi, effetti collaterali”.

E aggiunge che, “se l’altro vaccino nato a Pomezia sarà disponibile da ottobre e questo è altrettanto papabile, si potrebbe cominciare a renderli fruibili almeno per le categorie più a rischio: bambini, anziani e donne in gravidanza”.

D’Amato: “Attacchi vili contro lo Spallanzani”

“Gli attacchi, apparsi oggi sui profili social contro l’Istituto Spallanzani, da parte dei no vax nei confronti degli operatori sanitari e dei ricercatori che dal 29 gennaio di quest’anno stanno in prima linea nel contrasto al covid19, sono vili e ingenerosi.  Chi attacca l’Istituto Spallanzani attacca l’Italia”, il commento dell’assessore regionale del Lazio alla Sanità, Alessio D’Amato.