Minturno, la denuncia: “Pantano Arenile ricettacolo di rifiuti e area camper abusiva”

Minturno – Pantano Arenile a Minturno è una zona che rappresenta da tempo argomento scottante per il Comune del sud pontino e il sub commissario di Fratelli d’Italia Minturno Elisabetta Smith e il dirigente cittadino Marco Moccia hanno tornato a parlarne.

Sono tornati sulla questione dopo aver raggiunto la zona situata sul lungofiume, un’area alla quale hanno dato, in questi anni, grande attenzione arrivando anche a formulare denunce e far redigere articoli di giornale.

Smith e Moccia, speravano in qualche miglioramento, “ma la realtà dei fatti è stata assai diversa. Nella zona sono ammassati rifiuti ai bordi delle strade ed è costante la presenza di roulotte. Si tratta di una zona lasciata nel più totale abbandono”.

I due esponenti di Fratelli d’Italia Minturno evidenziano: “Per l’ennesima volta ci troviamo davanti ad uno spettacolo indecente, qualche settimana fa avevamo denunciato la presenza di roulotte, un vero e proprio campeggio abusivo sul lungofiume, speravamo in un intervento celere dell’amministrazione e della Polizia locale, ma ciò non è avvenuto nonostante in questo momento delicato servirebbe la massima pulizia ed evitare assembramenti e situazioni promiscue.

A questo spettacolo poco edificante, si aggiunge uno stato di degrado spaventoso dell’intera zona con sacchetti e rifiuti lasciati in ogni dove, senza alcun senso civico e senza il minimo rispetto della cosa pubblica. Segnaliamo nuovamente – proseguono Moccia e Smith- la situazione alle autorità competenti, confidando in un loro intervento risolutivo, ma ci auguriamo soprattutto che dagli slogan si passi ai fatti concreti.

Questo stato di abbandono non è degno di un Comune che ambisce alla Bandiera Blu, da parte nostra – concludono i dirigenti di Fratelli d’Italia – rinnoviamo la proposta di riqualificare il lungofiume con una pista ciclabile ed un’area organizzata destinata alla sosta dei camper. Ci auguriamo che questa volta ci siano risposte e non indifferenza.”