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Fiumicino, Stasio: “Stella Maris, la spiaggia dove la disabilità… sparisce”

27 agosto 2020 | 07:00
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Fiumicino, Stasio: “Stella Maris, la spiaggia dove la disabilità… sparisce”

“La colonia marina Stella Maris è attrezzata al meglio per i portatori di handicap, ma accoglie e armonizza clientela di tutti i tipi, permettendo esperienze comuni”

Fiumicino – “Una spiaggia attrezzata, inclusiva, aperta a tutti, e senza alcuna barriera architettonica. Direi una spiaggia a misura di essere umano, qualche che sia la sua condizione o peculiarità”. La descrizione è di Mauro Stasio, delegato del Sindaco per i problemi legati alla disabilità.

“La colonia marina Stella Maris in Via degli Atolli, a Focene – spiega Stasio (nella foto con il figlio) – rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro territorio e un esempio per tutti i balneari. Ci sono pedane per far arrivare i disabili al mare, piazzole con ombrellone per farli sostare a godersi all’ombra la brezza marina. Ci sono bagni e docce per i diversamente abili, tutto è studiato per il massimo comfort di chi magari è in carrozzella, con l’eliminazione totale delle barriere architettoniche.

Ma la vera sorpresa positiva – racconta Stasio – non è solo l’assenza totale delle barriere architettoniche, ma la presenza, anch’essa totale e accogliente, di ogni tipo di cliente. Non c’è ghettizzazione, ma opportunità di incontro tra chi ha dei problemi di deambulazione o di altro tipo, e chi non ce li ha!”.

E infatti, a vedere i commenti e le recensioni, si nota che la maggior parte dei complimenti arriva per il servizio, la pulizia, la disponibilità del personale. La sottolineatura della spiaggia attrezzata per chi è disabile, paradossalmente passa in secondo piano (ed è questa la vera magia), pur essendo ovviamente un valore aggiunto.

“E’ importante valorizzare le idee di chi ha avuto attenzione ai problemi della disabilità, non fermandosi a mettere le carrozzelle in condizioni di muoversi sull’arenile, ma che ha pensato a un vero progetto di inclusione all’avanguardia. Questa, prima ancora che un’occasione di vacanza, è un mattone per costruire una nuova cultura”.