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Formia, l’assessore Kristian Franzini: “Così costruiamo il futuro della città”

27 agosto 2020 | 18:47
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Formia, l’assessore Kristian Franzini: “Così costruiamo il futuro della città”

Dall’Arena Vitruvius ai progetti per il futuro di Formia: intervista a Kristian Franzini, assessore al Turismo della città

Formia – L’assessore al Turismo del Comune di Formia, Kristian Franzini, nel chiarire quale sia l’appuntamento previsto a settembre in città, l’Arena Vitruvius (leggi qui), ferma l’attenzione su una serie di frizioni esistenti all’interno dell’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Paola Villa non escludendo la possibilità di una inversione di rotta per recuperare a pieno il programma che ha animato il gruppo politico del quale fa parte.

Assessore, a settembre prende il via l’Arena Vitruvius. E’ soddisfatto del programma che proporrete?
“Sì, siamo abbastanza soddisfatti della programmazione dell’Arena Vitruvius, soprattutto se consideriamo i tempi ridotti in cui è stata organizzata”

La Confcommercio in settimana ha puntato il dito sulla comunicazione carente delle attività estive.
“Concordo con la Confcommercio. Quella della comunicazione carente è una problematica che dipende dalla mancanza di tempo per programmare. Su questo aspetto la maggioranza deve lavorare e sciogliere diversi nodi. Se consideriamo che i fondi ai tre assessorati al Turismo, alla Cultura e allo Sport sono stati affidati soltanto il 15 luglio, si comprende bene come poi diventi problematico programmare. Certamente quest’anno è stato difficile per via del Covid e della conseguente incertezza del quadro economico e normativo, ma la risposta politica è stata comunque tardiva. Le decisioni dovevano essere prese con maggiore tempestività. In ogni caso, per quanto riguarda le azioni dell’assessorato al Turismo, la comunicazione ci sarà e sarà maggiormente concentrata fuori zona, nel Frusinate e nella provincia di Isernia e gran parte dei fondi per le sponsorizzazioni sui social andranno verso la metropoli e la provincia di Napoli”.

Perché maggiormente fuori zona?
“Perché la missione del Turismo è quella di portare in città persone che risiedono fuori. La nostra amministrazione ha deciso di separare Turismo da Cultura, demandando a quest’ultima l’offerta culturale e di spettacoli per i residenti. Se è naturale che un Evento del Turismo sia destinato anche ai residenti, è altrettanto chiaro che gli sforzi di comunicazione devono, però, concentrarsi all’esterno della città”

Perché non creare un unico cartello di eventi di Cultura e Turismo?
“Questo è uno dei nodi da sciogliere di cui parlavo”.

Assessore, si direbbe che lei stia assumendo una posizione critica nei confronti dell’Amministrazione che rappresenta.
“I miei sono spunti per un sano dibattito. Ringrazio, però, della domanda, poiché, essendo stato uno dei fondatori del progetto politico che ha portato Paola Villa a divenire la prima donna sindaco della città, mi offre l’occasione per ribadire un concetto cardine di tale progetto, che forse è andato un po’ smarrito”

Quale?
“Il concetto che democrazia è governo di fronte al popolo, cioè, in pubblico, che la vera trasparenza non sta tanto nella pubblicazione degli atti amministrativi, i quali sono alla portata di tutti e che arrivano con estrema facilità ai vari blogger che intasano i social, per non parlare ovviamente dei lavori della Commissione Trasparenza, quanto piuttosto nell’evitare di chiudersi tra quattro mura e rendere partecipi i cittadini finanche dei dibattiti interni. Io credo che questa amministrazione abbia bisogno di aprire un po’ la finestra e fare entrare aria e con essa critiche e suggerimenti, senza aver paura di nulla. Soprattutto aria, molta aria. Questo era il senso profondo dell’avventura politica iniziata nel 2012. Spero che si sappia tornare con rapidità alle origini”

Probabilmente il vostro progetto è stato contaminato da altre esperienze politiche.
“Questa era la vera sfida, la vera opportunità. Ripeto: aria e nessuna paura di affrontare le problematiche in pubblico. Noi siamo stati eletti e molte persone riponevano fiducia in noi. Chiedevano un cambiamento. Cambiamo, senza paura. Ammettiamo gli errori, correggiamoli, ricreiamo quello spirito che ci ha animato. Io credo che la gente si aspetti di sentire quel profumo di libertà e rinnovamento e che sia ancora disposta a volerlo sentire. Anzi credo che non aspetti altro.”

Ritorniamo al Turismo. Fin dal suo insediamento lei ha molto puntato sugli eventi.
“Gli eventi è l’ultimo ingrediente per dirottare Formia verso il vero turismo. Il primo ingrediente è il decoro urbano, una città ordinata e pulita. Il secondo è la valorizzazione di alcuni spazi dimenticati. Quando parlo di valorizzazione parlo di bellezza, di luoghi in cui il visitatore passeggia, osserva, si siede a ristorarsi, in cui respira e gode di un ambiente bello. Le prendo ad esempio la zona intorno alla Torre di Mola, simbolo della città. La bellezza di quel luogo è seppellita sotto le auto, così come molte altre zone della città. Occorre liberarle dalle auto, ma per fare questo occorre allo stesso tempo creare servizi e parcheggi. Il parcheggio lo abbiamo ed è Molo Vespucci. Occorre destinare fondi per navette elettriche di collegamento con il centro. Pensi solo quale attrattiva avrebbe la città se liberassimo Piazza Marconi ed una parte di Via Rubino oltre ovviamente ad esaltare il quartiere di Castellone! In qualsiasi città o borgo d’Italia in cui il turismo funziona, vedrà chiaramente che i centri storici ed i luoghi più belli sono stati liberati dalle auto. Dove non funziona invece vedrà auto dappertutto. Per questo, a mio parere, l’opera pubblica più strategica di cui deve dotarsi la città è il ponte/passeggiata che congiunge Molo Vespucci a Piazzale Aldo Moro. Io investirei tutto su questo. Se realizziamo questa opera porremo le basi per una nuova fase ed inizieremo finalmente a parlare di futuro. Terzo punto: un piano di marketing territoriale possibilmente da realizzare attraverso sinergie di comprensorio”

Allora perché lei ha puntato sugli eventi?
“Perché era l’unico punto su cui si poteva agire immediatamente. Ora la maggioranza è chiamata a dare risposte concrete e a prendere decisioni, le quali potrebbero anche essere impopolari. Io ero presente in campagna elettorale e più volte l’allora candidato a Sindaco, Paola Villa, ha chiaramente affermato che dovevamo essere capaci di scelte impopolari. Queste scelte oggi vanno ad incidere sulle consuetudini, le abitudini e le comodità acquisite nel tempo da parte della cittadinanza, le quali, però, contrastano con lo sviluppo turistico della città. Non è un’accusa. Io per primo sono abituato a girare e rigirare per il centro in cerca del posto auto più vicino possibile alla mia meta. Quando vado in vacanza, invece, sono disposto a parcheggiare anche a centinaia di metri pur di visitare un luogo bello.

E’ ottimista per il futuro?
“Sono ottimista per il futuro solo se pensiamo al futuro. Questa Amministrazione ha compiuto diversi atti anche difficili, che sono passati inosservati. Molti affermano che la causa è una scarsa comunicazione. Questo in parte è vero. Io credo, però, che le azioni dell’Amministrazione Villa siamo passate inosservate poiché riguardavano il passato e tutti i disastri ereditati. Se iniziamo a intervenire sul futuro, a parlarne e a costruirlo, otterremo più attenzione e gratificazioni. Ne sono convinto poiché politica è proprio questo: costruire il futuro di una città, indicando la rotta da seguire”.
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