La dichiarazione |
Cronaca Locale
/

Minturno, il sindaco: “Il coinvolgimento nell’inchiesta ‘Touch & Go’ solo una manovra politica”

31 agosto 2020 | 19:26
Share0
Minturno, il sindaco: “Il coinvolgimento nell’inchiesta ‘Touch & Go’ solo una manovra politica”

Stefanelli: “Non sono stato indagato, non sono stato informato e non ho mai ceduto alcunché ad alcuno in tutta la mia vita”

Minturno – Ha fatto clamore, un frastuono che ha coinvolto tutta Minturno e, probabilmente, non solo, la notizia di un presunto coinvolgimento del sindaco Gerardo Stefanelli e del consigliere, nonché avvocato, Massimo Signore nell’inchiesta “Touch & Go” – relativa a 22 arresti tra Latina, Napoli, Isernia e Caserta ipotizzando un’organizzazione dedita al traffico di droga e armi nel sud pontino – ha scatenato i messaggi di solidarietà.

Ma il primo cittadino insieme all’avvocato Signore hanno scelto di chiarire le proprie posizioni nel corso di una conferenza stampa. Un incontro informale, nello studio del legale, perché “la questione nulla ha a che fare con il mio ruolo istituzionale. Mi colpisce personalmente – ha esordito uno Stefanelli pacato, seppure amareggiato -. Non ne ho mai saputo alcunché, né nella mia vita istituzionale né in quella personale.

Non sono stato indagato, non sono stato informato e non ho mai ceduto alcunché ad alcuno in tutta la mia vita. Ho sostenuto l’attività delle forze dell’ordine che sostengo in ogni modo. Essere associato – prosegue basito il primo cittadino – a camorra, spaccio, associazione è assurdo. Sono un personaggio pubblico e pertanto chiarisco di essere totalmente estraneo a questi fatti. Ma sono soprattutto un marito e un padre e non accetto che il mio nome venga associato a certe situazioni delle quali sono del tutto ignaro”.

Anche l’avvocato Signore interviene per chiarire e non solo la sua posizione di “professionista che vive con il proprio lavoro che si fonda sulla scuola che ho avuto la fortuna di ricevere da mio padre. La calunnia è qualcosa di insuperabile. I danni che produce sono indicibili”.

Nel ribadire ripetutamente la sua estraneità a fatti “dei quali sono a conoscenza solo in quanto legale di alcuni indagati”, Signore va avanti instillando un dubbio tra i presenti circa “un filo politico che ha spinto a tirare fuori questa questione del tutto destituita di fondamento visto che si è in attesa della competizione elettorale”.

Ma sottolinea anche che “si tratta di intercettazioni ambientali nelle quali si parla di episodi neanche chiari, anzi in un unico episodio che sarebbe collegato a me e a Gerardo che nel 2008 avevamo rapporti personali e politici, eravamo insieme nell’Udl. Nel 2015 viene di nuovo, stranamente, messo l’accento su questo scambio verbale di pochi secondi e ora in vista della prossima tornata elettorale torna ancora…”.