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Ostia, il X Municipio ci ripensa: l’ex mercato San Fiorenzo diventa scuola

31 agosto 2020 | 11:00
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Ostia, il X Municipio ci ripensa: l’ex mercato San Fiorenzo diventa scuola

Niente Casa della Cultura, l’ex mercato San Fiorenzo risponderà all’emergenza covid diventando sede della scuola Vega. Lavori ad affidamento diretto alla ditta padovana che sta costruendo lo skate park

Ostia – L’ex mercato San Fiorenzo diventerà sede di una scuola, esattamente dell’istituto comprensivo “Viale Vega”. E a fare i lavori di adeguamento, del costo di 191mila euro, sarà la stessa impresa che sta costruendo lo skate park di Nuova Ostia.

Lo stabilisce una determina dirigenziale firmata dal direttore del X Municipio, Nicola De Bernardini. La struttura di via Calenzana, tornata nella disponibilità dell’amministrazione locale dopo la revoca del punto verde qualità che ne aveva fatto una ludoteca, diventerà una succursale dell’istituto comprensivo di viale Vega in risposta all’emergenza da covid. Secondo il dispositivo amministrativo, sarebbe stata la dirigenza della scuola a chiedere al Municipio, “oltre ai lavori di adeguamento degli attuali locali scolastici, la disponibilità di ulteriori spazi utili alla didattica, al fine di poter accogliere gli alunni, alla riapertura dell’anno scolastico, nel rispetto delle normative anti-covid”.

Così i vertici del X Municipio hanno deciso che l’ex mercato, con opportuni lavori di adeguamento, avrebbe fatto al caso. Almeno temporaneamente, dunque, viene abbandonato il progetto di farne una Casa della Cultura, progetto sollecitato dalle associazioni locali.

Data l’urgenza, per l’esecuzione dei lavori di adeguamento dell’ex mercato ad aule scolastiche, il direttore ha disposto un affidamento diretto dell’opera al Consorzio C.E.V. CONSORZIO EDILI VENETI Soc. Coop.  Si tratta di una società che ha sede in Piove di Sacco, in provincia di Padova, già impegnata a Ostia nei lavori di “Manutenzione straordinaria e riqualificazione urbana dell’area delimitata da Via della Martinica, Via Nostra Signora di Bonaria all’Idroscalo, con installazione di nuovi arredi urbani e allestimento area con attrezzature sportive e Skate Park”.

Un intervento, quello di costruzione dello skate park, magnificato più volte dalla sindaca Virginia Raggi e dai suoi esponenti ai vertici del X Municipio. Il valore dell’appalto per l’adeguamento ad aule scolastiche dell’ex mercato San Fiorenzo, inclusi Iva e oneri per la sicurezza, è di 191mila euro.

Per il X Municipio l’iniziativa non rappresenta “nessun ripensamento sulla destinazione del S.Fiorenzo: la Casa della Cultura si farà e ci sarà un’assemblea pubblica nei prossimi giorni, proprio per il confronto con associazioni e territorio sulla sua prossima apertura. L’IC di viale vega ha chiesto di poter utilizzare per emergenza covid, alcuni spazi del San Fiorenzo, e come per altri istituti, l’utilizzo antimeridiano degli spazi non preclude le attività culturali e tutte le altre iniziative in essere, nessuna succursale o sede assegnata definitivamente alla scuola ma solo un ragionevole ed utile ampliamento temporaneo per ragioni di sicurezza”.

“In questa storia dell’ex San Fiorenzo qualcosa non quadra – controbatte Paula Felipe De Jesus – Oggi, 31 agosto, il X Municipio ci ripensa: dopo sei mesi senza aver risolto un’emergenza stra-annunciata e a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico, invece di usare quello che c’è già a disposizione, va in affidamento diretto per 119mila euro per adeguare gli spazi all’emergenza classi per la scuola Vega.

Eppure il Municipio ha a disposizione 2.500mq dell’ex scuola Guttuso, di cui 1.200mq ristrutturati e affidati in modo singolare a Save the Children per il suo Punto Luce per fare un piacere al PD, così composti:
– aula magna
– palestra
– 5 aule polivalenti di 53mq cad
– 2 uffici
– 2 blocchi sanitari
– 1 aula polivalente di 121mq
La convenzione tra il Municipio X e la ONG parlava chiaro: ART. 4.8 della CONVENZIONE DI COMODATO D’USO GRATUITO TRA ROMA CAPITALE, MUNICIPIO X E SAVE THE CHILDREN dell’immobile (scuola Guttuso)
‘Il Comodatario a partire dall’anno 2020/2021 si impegna su richiesta specifica del Municipio, nel caso di aumento dei studenti iscritti sul territorio di competenza e di impossibilità di assorbirne il numero in altre strutture scolastiche, a individuare e restituire al Municipio fino ad un massimo di 5 (cinque) aule, affinché le stesse siano riassegnate alla funzione scolastica’.
Si aggiunge dunque sconcezza a sconcezza. E a pagare questa ‘povertà educativa’ sono i cittadini. Bulgari ringrazia e anche Save the Children”.