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Bando culturale perso a Latina, botta e risposta tra il Comitato Tam e D’Achille

1 settembre 2020 | 11:23
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Bando culturale perso a Latina, botta e risposta tra il Comitato Tam e D’Achille

Comitato Tam: “Molti bandi sono stati proposti e progettati dalle precedenti amministrazioni, e quella di ora si è trovata semplicemente a gestirli”

Latina – Continua il botta e risposta fra il Comitato Tam e il Presidente della commissione cultura di Latina, Fabio D’Achille.

“Prendiamo atto della nota di replica del consigliere D’Achille – si legge in una nota stampa del Comitato Tam – per il quale in qualità di consigliere propone solo l’indirizzo ed il controllo quindi se per l’ultimo bando cultura della centrale acquisti della Regione Lazio il Comune di Latina si è classificato 92° su 94 partecipanti arrivando in fondo alla graduatoria dei non finanziati (se vuole sul sito della regione è presente la graduatoria dove indica: finanziati, non finanziati ed esclusi, in modo che non continui a pensare sia una fake news)”.

“Sarà anche merito del suo indirizzo e del suo controllo in qualità di Presidente della Commissione Cultura o vuole scaricare la colpa su assessori e funzionari? Probabilmente la colpa è di quelli di prima”.

“Fa piacere che viene fatto l’elenco dei bandi vinti da questa amministrazione – prosegue il Comitato -, ma forse il consigliere ‘che indirizza e controlla senza responsabilità’ non è a conoscenza che molti sono stati proposti e progettati dalle precedenti amministrazioni, e che questa si è trovata semplicemente a gestirli, tra cui molte volte a perderli per incapacità gestionale amministrativa, solo per citarne alcuni: ristoro della nucleare, pista ciclabile a rio maritino, eco compattatore al mare, ecc.”.

“Nulla a contestare dei progetti portati a termine dalla recente amministrazione come il progetto Upper, dove lo stesso consigliere si è trovato socio di una società partecipante e beneficiaria dello stesso finanziamento, ma dato che qui si sta parlando di cultura possiamo ricordare il bando citato dallo stesso consigliere dove nella prima edizione di ‘bianco rosso e pontino’ il comune è stato dichiarato addirittura inammissibile, più volte, con conseguente costo dell’evento a carico dei cittadini”.

La biblioteca ed i teatri noi li ricordiamo aperti e fruibili prima di questa ‘nuova gestione culturale’ ed ora li ritroviamo chiusi, con annunci di date mai rispettate e con colpe sempre addotte a qualcun altro, ma siamo sicuri che per il prossimo anno accademico/scolastico gli studenti di questa città universitaria potranno acculturarsi, da capire di quale anno esattamente però”.

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