Lettera al direttore

Nuova Ostia, in casa piovono acqua e calcinacci, gli inquilini: “Abbiamo paura di morire”

1 settembre 2020 | 19:21
Share0
Nuova Ostia, in casa piovono acqua e calcinacci, gli inquilini: “Abbiamo paura di morire”
Nuova Ostia, in casa piovono acqua e calcinacci, gli inquilini: “Abbiamo paura di morire”
Nuova Ostia, in casa piovono acqua e calcinacci, gli inquilini: “Abbiamo paura di morire”

“L’intonaco del soffitto ha cominciato a staccarsi lentamente sotto la pioggia incessante, schiantandosi sulle scale e rischiando di ferire qualche persona”.

Ostia – “È bastato l’acquazzone delle scorse ore scatenare l’inferno nella nostra palazzina: acqua e calcinacci piovevano sulle scale condominiali, una situazione da brividi! Colavano grandi quantità di acqua piovana mischiati a polvere di materiali edili”.

Così Massimiliano Maiorana, un residente delle case comunali di Via Forni, a Nuova Ostia, in una lettera inviata alla nostra redazione. “Mi trovavo al lavoro, quando i miei vicini mi hanno chiamato per avvisarmi che il ‘tetto di casa stava crollando’.

In tanti anni che abito qui, non avevo mai visto nulla de genere! L’intonaco del soffitto ha cominciato a staccarsi lentamente sotto la pioggia incessante, schiantandosi sulle scale e rischiando di ferire qualche persona. Sul posto sono dovuti intervenire subito i Vigili del Fuoco, che dopo le necessarie verifiche hanno messo i sigilli all’accesso condominiale che collega le scale alla terrazza.

L’edificio di Via Forni va incontro a criticità strutturali almeno da un decennio, con la palazzina che soffre di perdite idrauliche nei singoli appartamenti e vede il cedimento della maggior parte dei balconi condominiali. Nel settembre 2012 scrissi la prima lettera di segnalazione alla Romeo Gestione, in cui ponevo l’attenzione sul crollo degli intonachi da tutti i balconi condominiali.

Nel documento che mandai per copia ai Vigili del Fuoco e la Polizia Locale di Ostia, dissi come le manutenzioni effettuate nell’estate 2011 mi lasciassero delle perplessità: infatti nonostante fossero stati ristrutturati i balconi condominiali, già dopo un anno gli sporgenti ricominciarono a sgretolarsi in strada e nel cortile. L’ultima segnalazione che ho scritto risale al 28 luglio 2020. Anche qui a distanza di un mese, da parte di Roma non è arrivato nessun intervento sulla problematica.

A giugno 2019 una perizia dei Vigili del Fuoco spiega bene in quale drammatica situazione mi trovo insieme agli altri condomini. I pompieri riscontrarono il distacco dell’intonaco e il deterioramento della malta sotto un appartamento del quinto piano. Una condizione che fece definire lo stesso soffitto condominiale a ‘imminente pericolo di caduta’. Non è giusto che Roma ci lasci in questa situazione, soprattutto perché in questo stabile con molti altri residenti pago ogni bollettino d’affitto.

Se il Comune ha problemi con gli insolventi nella nostra palazzina, è giusto che trovi il modo per ammonire questi soggetti senza però far mancare le giuste tutele a chi paga ogni mese il canone d’affitto. Le istituzioni non hanno compreso come in queste case i problemi s’ingigantiscono con il passare dei giorni: mentre loro mostrano di non saper gestire quegli inquilini che evitano di pagare l’affitto, qui in ogni momento rischiamo di morire schiacciati sotto un crollo!”.