Roma, tassista stupra una passeggera e ne molesta un’altra: arrestato

2 settembre 2020 | 11:52
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Roma, tassista stupra una passeggera e ne molesta un’altra: arrestato

I due diversi episodi sono avvenuti ad aprile 2017 e gennaio 2020, nei confronti di una ragazza statunitense e di una italiana

Roma – I carabinieri della Stazione Carabinieri Roma Monte Mario hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 46enne romano ritenuto responsabile di due episodi di violenza sessuale nei confronti di due donne.

Il provvedimento cautelare rappresenta l’esito di un’attività investigativa che ha permesso di ricostruire, con esattezza, due diversi episodi avvenuti ad aprile 2017 e gennaio 2020, nei confronti rispettivamente di una ragazza statunitense ed una italiana.

Nel primo episodio, il soggetto sottoposto a misura cautelare, sfruttando la propria professione di tassista, dopo aver prelevato una 20enne americana ed averla fatta accomodare nel sedile posteriore dell’autovettura, ha iniziato a palpeggiarle le parti intime nonostante le resistenze della ragazza; il tassista inoltre avrebbe anche arrestato la marcia e si sarebbe posizionato sul sedile posteriore, non riuscendo a completare il rapporto sessuale solo a causa della forte opposizione della giovane.

Nel secondo episodio, il tassista avrebbe invece abusato di una 34enne romana, dopo averla accompagnata a casa mentre lei era completamente incosciente a causa dell’eccessivo consumo di bevande alcoliche. Sarebbe stato lo stesso autore del reato a contattare la vittima con l’intento di rivederla, informandola che i due avevano avuto un rapporto sessuale, la sera precedente.

L’uomo adesso è sottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove di formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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