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Parco del Montuno, Legambiente Terracina: “Il nostro lavoro non viene riconosciuto”

La Presidente: "Facciamo un appello a tutti i candidati sindaco e li invitiamo ad un incontro il 9 settembre, affinché il Parco torni al centro delle politiche del verde urbano"

Terracina  – “E’ di oggi un video della ex-Assessore all’Ambiente, oggi candidata al Consiglio comunale per le prossime elezioni del 20-21 settembre, pubblicato sul suo profilo Facebook, dedicato ai parchi cittadini, nel quale si evita accuratamente di nominare o di selezionare anche solo una foto tra le migliaia scattate da Legambiente dal 2016, anno in cui il parco del Montuno è stato ripulito da noi dopo anni di abbandono”. Così, in una nota, il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”.

Si evita, inoltre – continuano da Legambiente – di citare le decine e decine di eventi partecipatissimi con molte scuole al parco del Montuno negli ultimi 4 anni, e tutte le attività silenziose di piantumazione, cura, pulizia, di informazione agli utenti dell’area cani, di educazione ambientale e di vigilanza ambientale e anti-incendio su tutto il patrimonio arboreo e arbustivo censito e riportato in un bellissimo tabellone all’ingresso, tutto fatto dai volontari del Circolo e tutto peraltro documentato e inviato per Pec al Comune, come obbligo della nostra convenzione in essere con il Comune dal 2018″.

“Per tutte queste motivazioni – spiegano -, facciamo un appello a tutti i candidati sindaco e li invitiamo ad un incontro il prossimo 9 settembre alle ore 12:oo, presso l’ingresso del parco in via Dante Alighieri”.

“Purtroppo si cerca ancora di negare un’azione di cittadinanza attiva tra le più importanti a Terracina negli ultimi anni e insieme di nascondere tutte le difficoltà incontrate invece dal Circolo Legambiente Terracina ‘Pisco Montano’ nel suo tentativo di riportare in vita il prezioso parco del Montuno, uno dei più importanti polmoni verdi della Città, dopo 10 anni di abbandono, dovendo arrivare addirittura a coinvolgere il nostro prestigioso Centro di Azione Giuridica di Legambiente nazionale per l’avvio di una vertenza legale a causa della continua serie di immotivati ritardi e difficoltà alla sua riapertura (tutte peraltro rigorosamente documentate)”.

Nonostante gli sforzi fatti per valorizzarlo con eventi educativi, sportivi, culturali, archeologici, di cittadinanza, di benessere a seguito della sottoscrizione di una convenzione che ci vede parte attiva dal 2018 nella valorizzazione del parco e, a breve, anche come fornitori, in modalità totalmente autofinanziata e a seguito di una raccolta fondi durata più di un anno, di una casetta ecologica di legno, prevista nella Convenzione, che sarà anche la nostra sede, la sede di un Centro di Educazione Ambientale Legambiente e la sede del Raggruppamento Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie Legambiente, raggruppamento ormai istituzionalmente riconosciuto dalla Prefettura di Latina, e che riqualificherà il parco e tutta la zona, e il cui progetto è già stato posto all’attenzione degli Uffici comunali Urbanistica e Lavori Pubblici”.

“Ricordiamo a tutti – sottolinea Legambiente Terracina –  che la nostra associazione non ha mai chiesto né ricevuto un soldo pubblico per nessuna attività svolta nel Parco e neanche mai ricevuto un encomio per il lavoro svolto e completamente autofinanziato. Il parco, invece, ad oggi presenta ancora molti problemi, come ad esempio la mancanza di illuminazione e videosorveglianza, nonostante da noi più volte richiesto via Pec, con conseguenti atti di vandalismo notturno a cui spesso pongono rimedio proprio i volontari di Legambiente, oppure la mancata apertura dei bagni pubblici, nonostante da noi più volte sollecitata e la mancata manutenzione dell’impianto idrico per mantenerlo efficiente, aumentando il numero delle fontanelle, e dell’impianto antincendio, con il conseguente impegno dei volontari Legambiente nella faticosa cura delle piante giovani piantumate e come servizio e monitoraggio antincendio. Aggiungiamo poi che spesso i nostri volontari devono anche sistemare le reti di recinzione che vengono divelte di notte e riposizionare le panchine dell’area picnic che vengono spostate dai vandali e che, nonostante richieste, non sono state mai fissate a terra”.

“Inoltre è in corso un iter congiunto con l’Amministrazione per il posizionamento della casetta ecologica in legno amovibile, in modo che gli oneri autorizzativi non siano tutti a carico della associazione, la quale provvede già con la sua raccolta fondi all’acquisto della casetta, ma questo iter ha incontrato pure notevoli difficoltà’ e nessuna facilitazione”.

“Purtroppo dobbiamo constatare che, al di là dei proclami in campagna elettorale – dichiara Anna Giannetti, presidente del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e consigliere nazionale dell’associazione – , la nostra associazione con i suoi volontari è stata negli anni scorsi completamente abbandonata a se stessa, senza ottenere attenzione e risposta alle nostre richieste e sollecitazioni e proposte, con l’unica eccezione dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Luca Caringi il quale si è sempre mostrato disponibile all’ascolto e alla soluzione dei problemi. Siamo stati perfino inopinatamente esclusi dal Progetto del Servizio Civile Nazionale, nonostante avessimo fatto una proposta di collaborazione molto vantaggiosa e completamente gratuita per l’Ente Comunale, proposta solo parzialmente recuperata nelle ultime fasi e solo grazie all’impegno e alla disponibilità della consigliera delegata Sara Norcia”.

“Nonostante questo – prosegue Giannetti -, il nostro circolo con i suoi volontari e con alcuni Amici del Parco, ha continuato ad occuparsi a pieno titolo della sua piccola manutenzione e valorizzazione, onorando la convenzione in essere e rispondendo a tutte le richieste dell’Ente, come dimostrano i rapporti semestrali e annuali inviati via Pec, il censimento delle specie arboree ed arbustive consegnato via Pec, e le decine e decine di eventi organizzati, e le piantumazioni e pulizie periodiche e i servizi di vigilanza ambientale”.

Facciamo quindi un appello a tutti i candidati sindaco – prosegue la Presidente – affinché il parco torni al centro delle politiche del verde urbano ricordando che Terracina è già una città estremamente carente in tema di verde urbano e il Rapporto annuale Legambiente Ecosistema Urbano di Terracina su dati 2018 ha confermato infatti i pessimi indicatori, relativamente al verde pubblico disponibile: la percentuale di verde pubblico rispetto alla superficie comunale che è pari allo 0,16%, molto inferiore alla media delle piccole città  che è di 2,9%, con le migliori (per lo più città del nord) che si collocano oltre il 10%, e relativamente al Verde Urbano Fruibile pari a 4,74 metri quadro/abitante che risulta molto inferiore sia alla media delle piccole città che è di 43,94 metri quadro/abitante che a quanto stabilito dall’Art. 17 della legge 765 1967 ‘Modifiche ed integrazioni alla legge urbanistica’ che individua in almeno in 9 metri quadri/abitante gli spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport (i cosiddetti standard urbanistici)”.

“Per tutte queste ragioni – conclude Anna Giannetti –  il Circolo Legambiente Terracina invita tutti i candidati sindaco ad un incontro che si svolgerà il 9 settembre alle ore 12:00, della durata di un’ora, all’ingresso del Parco, affinché essi possano acquisire tutte le informazioni e prendano in carico la questione del parco e delle sue necessità, facendone un punto esplicito di programma elettorale”.
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