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Brasile, la nazionale femminile vince la partita per l’equal pay

4 settembre 2020 | 18:15
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Brasile, la nazionale femminile vince la partita per l’equal pay

In Brasile parità salariare tra uomini e donne della Seleçao. CBF: “Stanziato stesso importo per bonus e indennità giornaliere”

Brasilia – Il 3 settembre 2020 si è scritto un’altro pezzo di storia del calcio femminile in Brasile. La Confederazione calcistica brasiliana (Cbf) ha annunciato che la nazionale femminile avrà gli stessi premi della maschile.

La Cbf ha deciso di stanziare lo stesso importo per i bonus e le indennità giornaliere per uomini e donne, il che significa che le giocatrici guadagneranno lo stesso degli uomini” ha dichiarato il presidente della Confederazione, Rogério Caboclo, nella conferenza stampa del 3 settembre.

“Grazie a queste misure, le giocatrici convocate per la selezione femminile brasiliana guadagnerannole stesse somme di Neymar o delle altre stelle della squadra maschile ad ogni raduno – continua il comunicato della federazione -, anche per i bonus partita”.

La reazione delle calciatrici della nazionale

Beatriz Zaneratto: “Chi non vive la realtà del calcio femminile, non può capire l’importanza di oggi. Ma, per noi che viviamo e amiamo questo sport, oggi è giorno di festa! Che giornata!!”. Andressa Alves: “Mi sono svegliata felice!”.

La vittoria di una è la vittoria di tutte, arriva così anche l’esultanza dell’ex capitana viola Alia Guagni, attualmente all’Atletico Madrid, congratulandosi sui social per la decisione della federazione, che porta quell’ “aria di cambiamento” tanto attesa.

Tasselli di storia verso la parità

La decisione è significativa, il calcio rosa continua a muovere i suoi passi verso la parità di genere, sulla scia di quelle mossi dalla federazione australiana, che è stata la prima a promuovere la parità salariale tra uomini e donne, nel novembre 2019.

La corsa verso lo sfondamento del tetto di vetro sembrava essersi bruscamente interrotta a maggio, quando le campionesse del mondo americane sono state ufficialmente sconfitte in tribunale da un magistrato, che ha respinto la loro richiesta di parità di compenso.

Ma la Cbf ha rilanciato le speranze di molte sportive, continuando ferma nella lotta al fianco delle calciatrici, ufficializzando  la sua decisione. La misura sarà applicata alle squadre nazionali che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Tokyo del prossimo anno, così come ai prossimi tornei di Coppa del Mondo maschile e femminile.

(Il Faro online)