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Fiumicino, al via i lavori di recupero delle Terme di Matidia

8 settembre 2020 | 13:47
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Fiumicino, al via i lavori di recupero delle Terme di Matidia

L’obiettivo è di rendere nuovamente fruibile il sito archeologico per attività istituzionali, aperto ai visitatori e ai turisti.

Fiumicino – Questa mattina sono cominciati i lavori nell’area dell’Isola Sacra di Fiumicino. Si tratta di un progetto di recupero del complesso archeologico delle Terme di Matidia, di proprietà della Regione Lazio, che verranno date in concessione al Comune di Fiumicino e al Parco Archeologico di Ostia Antica.

I lavori si concluderanno nei primi mesi del 2021 e, nello specifico, interessano il ripristino del decoro generale, a partire dall’area verde circostante, con sfalcio e potature, la messa in sicurezza, il ripristino della recinzione esterna, l’abbattimento di manufatti abusivi all’interno dell’area. L’obiettivo è di rendere nuovamente fruibile il sito archeologico per attività istituzionali, aperto ai visitatori e ai turisti.

“Le Terme di Matidia – ha commentato l’Assessore al Bilancio e Patrimonio, Alessandra Sartore – sono un nuovo esempio di patrimonio storico e archeologico regionale che rivive dopo anni di abbandono. Ancora una volta, il progetto di recupero e restituzione alla collettività del bene si potrà realizzare grazie alla collaborazione con le altre istituzioni, il Comune di Fiumicino, il Parco Archeologico di Ostia Antica e il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

I lavori verranno svolti nel pieno rispetto dei vincoli storico-archeologici e delle linee guida del Piano Territoriale Paesaggistico regionale. In primavera, – ha concluso – avremo quindi un nuovo bene del nostro patrimonio che rivivrà e che si potrà visitare in tutta la sua bellezza”.

“È un bellissimo progetto – ha aggiunto il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – e una grandissima occasione, di cui ringraziamo la Regione Lazio, in particolare l’assessore al Patrimonio Alessandra Sartore. Finalmente le Terme di Matidia, che era la nipote di Traiano, l’imperatore romano che fece costruire il grande e meraviglioso porto esagonale che ancora oggi si può ammirare nel nostro territorio, si potranno tornare ad ammirare nel loro splendore, dopo anni di abbandono, e potranno essere visitate, a partire dalle tante scolaresche presenti nel nostro Comune. Un patrimonio immenso, ma anche un’area immersa nel verde, di grande pregio ambientale e archeologico”.

“Era un intervento atteso da anni all’isola Sacra – ha concluso l’assessore all’Ambiente del Comune di Fiumicino, Roberto Cini – per riqualificare, mettere in sicurezza e valorizzare un luogo straordinario, circondato dal verde, a due passi dalla Basilica di Sant’Ippolito e dalla Necropoli di Porto. Grazie alla sinergia tra Comune, Parco archeologico di Ostia antica e Regione adesso rivedrà una nuova luce e sarà fruibile da tutti”.

Laborastoria: “Un’ottima notizia”

Per noi, che organizzammo le archeo-mobilitazioni all’inizio del 2019, in previsione dell’anniversario della morte e della divinizzazione della nipote prediletta dell’Imperatore Traiano che fu in qualche modo legata al nostro territorio, questa rappresenta un’ottima notizia“.

Così in una nota Laborastoria che in questi anni si è molto spesa con attività di divulgazione e interventi di pulizia per la riqualificazione di questo complesso archeologico.

Sotto tutti questi rovi si nasconde un complesso termale del II secolo d.C. fino a una decina di anni fa in perfette condizioni grazie a un ottimo restauro, più di un ettaro di terra su cui passeggiare e sdraiarsi a leggere un libro, un edificio bellissimo degli inizi del ‘900 che è in gran parte sfuggito all’usura del passaredel tempo.

Sotto questi rovi si nasconde anche un’idea, la nostra: quella di uno stato che funziona e che è attento ai bisogni e alle richieste dei suoi cittadini, che ha a cuore la storia e le bellezze del territorio, che ha capito che i tesori archeologici rappresentano una prerogativa su cui puntare e che sa che la cultura è l’unicostrumento utile a combattere il disagio sociale.

Tra la voglia di urlare e la necessità di lavorare sottovoce ci è voluto tanto sforzo, tantissima mediazione, ma Matidia è sopravvissuta a tutte le vicende umane e addirittura a una pandemia mondiale. Adesso è ora che torni a far parlare di sé, pulita e pronta ad essere ammirata e restituita alla cittadinanza con unprogetto degno della sua biografia e del prezioso territorio all’interno del quale le terme si inseriscono.

Continueremo a monitorare la vicenda di quest’area e, se è vero che il Covid deve rappresentareun’opportunità, ci auguriamo che il progetto delle amministrazioni su quest’area sia in linea con le suepotenzialità.

Ringraziamo tanto il Gar per il pezzo di strada fatto sin ora insieme, un signore schivo e prezioso che si è sempre fatto in quattro per la causa e tutti gli enti coinvolti nel recupero di questo patrimonio storico. Andiamo avanti, tra il folto bosco cominciano a penetrare raggi di sole!”

Califano: “Un risultato eccezionale”

“La riqualificazione e la valorizzazione delle terme di Matidia era un obiettivo sul quale, sia come Regione Lazio sia come Comune di Fiumicino, lavoravamo da tempo”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Lazio Michela Califano.

“La Provincia di Roma ha un territorio splendido e ricchissimo ma ancora troppo poco conosciuto. Stiamo puntando su questo. Lavoriamo per preservare e rendere sempre più fruibile l’immenso patrimonio storico e archeologico che fortunatamente abbiamo ereditato a un turismo più qualitativo e attento.

Non possiamo pensare di competere con Roma ma al contrario dobbiamo inserire la Provincia in un più ampio percorso storico, culturale, enogastronomico e naturalistico che completi il ‘pacchetto turistico’. Invogliare le persone a risiedere e spendere su questi territori una volta che, sconfitto questo maledetto virus, si potrà tornare a viaggiare in sicurezza.

Abbiamo di fronte a noi una sfida importantissima. Vogliamo farci trovare pronti. Un ringraziamento speciale va all’assessore Sartore per questo impegno mantenuto e portato a casa”.