Ritorno a scuola

Covid-19, come devono comportarsi gli insegnanti a scuola per evitare i contagi?

9 settembre 2020 | 12:30
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Covid-19, come devono comportarsi gli insegnanti a scuola per evitare i contagi?

Ecco quali regole dovrà rispettare l’insegnante a scuola per prevenire i contagi da Covid-19

Roma – Non ci sono ancora dei regolamenti precisi riguardo i giusti comportamenti che un insegnante deve tenere a scuola per prevenire i contagi da Covid-19, poiché il Ministero dell’Istruzione al momento ha deciso di lasciare ampia autonomia ai singoli plessi scolastici per organizzarsi.

Seguendo i primi Consigli d’Istituto della stagione 2020/2021 in diverse scuole sparse per l’Italia, sembra rivoluzionarsi la figura dell’insegnante. Se fino a qualche anno fa il docente doveva prettamente pensare alla programmazione della didattica e l’insegnamento verso i propri studenti, oggi il professore diventa cruciale per far rispettare le regole anti-contagio agli iscritti presso il plesso scolastico dove lavora.

Cosa dovrà fare nel concreto il docente per evitare i contagi a scuola?

Il docente assumerà un ruolo analogo a “controllore” degli stessi ragazzi iscritti presso la scuola, in un meccanismo che principalmente lo porterà a monitorare la presenza delle mascherine sui volti dei propri allievi e soprattutto il rispetto delle distanze tra i ragazzi nei locali dei laboratori didattici o delle palestre. Un discorso che viene ripreso anche nei momenti di “entrata” e “uscita” dei ragazzi dai locali scolastici, dove gli stessi insegnanti avranno il ruolo di sorvegliare i corridoi del plesso. Una condizione che porterà il docente a iniziare il proprio turno di lavoro intorno alle ore 7:50 di mattina.

Una situazione che diventa più complessa con i distanziamenti obbligatori per evitare i contagi da Covid-19. Se fino l’anno scorso potevamo trovare un docente che operava a stretto contatto con i propri studenti, oggi l’insegnante dovrà invece agire anche a distanza di due metri da un proprio alunno o una propria alunna. Nel concreto potrebbe venire a mancare l’elemento di empatia nel rapporto “docente-studente”, in una condizione che può cambiare la qualità dell’insegnamento e anche dell’apprendimento del singolo alunno.

Come cambia la lezione scolastica

Dopo l’entrata in vigore della didattica online per affrontare il periodo di lockdown, le norme anti-Covid 19 sono destinate a valorizzare – quando possibile – ogni singolo locale della scuola. Numerosi presidi stanno spingendo i propri docenti a effettuare le proprie lezioni nelle aree dei cortili, attrezzando questi spazi con sedie o tavoli per permettere le ore d’insegnamento anche negli spazi all’aperto.

Prima di entrare a scuola

Regole rigide anche per l’insegnante che ogni mattina vuole recarsi al lavoro presso la propria scuola, con comportamenti che dovrà rispettare ogni giorno lavorativo prima d’iniziare lezione. Anzitutto prima di uscire da casa, dovrà misurarsi la febbre. Potrà accedere ai locali scolastici solo con una temperatura inferiore ai 37,5°C. Gli stessi insegnanti dovranno indossare la mascherina, eccetto in classe quando ci sono le distanze di un metro con gli alunni e in palestra o nel laboratorio didattico con la distanza di due metri dagli stessi studenti.

I docenti saranno oltretutto invitati a disinfettarsi spesso le mani durante la giornata lavorativa, in un comportamento che va ripetuto soprattutto quando vengono in contatto con oggetti legati all’attività didattica o dopo aver usufruito dei servizi igienici scolastici. Agli insegnanti verrà inoltre richiesta l’installazione dell’applicazione Immuni sul proprio telefono, così d’aiutare ulteriormente il Ministero della Salute a monitorare la comparsa di eventuali contagi.

Se il docente si ammala di Covid-19…

Se un docente si dovesse ammalare di Covid-19, dovrà effettuare le dovute cure e rispettare il giusto periodo di quarantena per riprendersi fisicamente. Per poter riprendere la propria attività lavorativa all’interno del plesso scolastico sarà tenuto a inviare un’e-mail alla propria scuola di competenza. In tale documento dovrà allegare la certificazione medica che attesta la negativizzazione del tampone per il Covid-19, come stabiliscono i criteri previsti dal Dipartimento di Prevenzione Locale.

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