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Ex polverificio Stacchini (M5S Lazio): La regione finanzi le bonifiche per non lasciare soli i comuni

9 settembre 2020 | 10:57
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Ex polverificio Stacchini (M5S Lazio): La regione finanzi le bonifiche per non lasciare soli i comuni

Gaia Pernarella : “E’ da biasimare la volontà di concedere al privato di turno quello che è di competenza della pubblica amministrazione.

Roma, 9 settembre  – Le bonifiche ed il futuro dell’area dell’ex Polverificio Stacchini di Tivoli sono stati al centro del dibattito che si è svolto, ieri pomeriggio, in Commissione congiunta Ambiente e Rifiuti, alla quale erano presenti diverse associazioni della zona. Si tratta di un’area Sic (Sito Interesse Comunitario,  che in realtà è preda del degrado e dell’abbandono dei rifiuti.

 “In mancanza di fondi adeguati per la bonifica da parte della Regione Lazio- ha dichiarato il  Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente, Valerio Novelli –  il Comune di Tivoli sta tentando di cedere l’area ad un privato che, previa bonifica, costruirebbe un polo industriale. La Regione Lazio non può avallare questa ipotesi ma, al contempo, deve essere vicina all’Amministrazione locale per finanziare la bonifica e mettere finalmente sotto tutela l’area. Il mio impegno, in qualità di rappresentante istituzionale, sarà proprio volto alla tutela di un luogo che dovrebbe essere di pregio naturalistico, non solo per il Comune di Tivoli, ma per tutta la Regione ed anche per la Comunità Europea”.

Dello stesso avviso la consigliera Gaia Pernarella : “E’ da biasimare la volontà di concedere al privato di turno quello che è di competenza della pubblica amministrazione. Ha dichiarato la consigliera M5S –  E’ evidente che chi fa impresa cerchi di proporre soluzioni volte a favorire  la propria attività imprenditoriale e non sempre a beneficio della collettività. Si tratta purtroppo, di un malcostume che investe troppe amministrazioni e che va superato. Per questo è opportuno  che la Regione faccia qualcosa di più sia in termini finanziari che di indicazioni alle amministrazioni locali”.

“Quanto ai Siti di Importanza Comunitaria che vengono individuati dalla Comunità Europea lì dove ci sono specie o varietà che devono essere tutelate –  ha continuato Pernarella – deve essere chiaro che non sono di proprietà dei Comuni  che hanno la competenza sulla zona, ma sono un bene di tutti i cittadini d’Europa e che, pertanto sarebbe il caso che sia l’Amministrazione in questione a fare un buon piano di gestione, piuttosto che lasciare l’area nell’abbandono”.

“Purtroppo quello dell’ex polverificio Stacchini di Tivoli non è l’unico esempio, ce ne sono diversi in tutta la regione in quelle zone che sono state industriali e pensare di risolvere le situazioni di degrado, ritenendo le bonifiche qualcosa di superabile e prescindibile, non è la soluzione. Al contrario – ha concluso Gaia Pernarella – sono la prima azione da portare avanti e tutta la politica, al netto dei colori di appartenenza, ha il dovere di sostenere, anche nella nuova progettazione europea, quei Comuni che vogliono bonificare e riconvertire, con interesse pubblico, zone di degrado”.
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