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Detenzione di stupefacenti, a Formia assolti due ragazzi

10 settembre 2020 | 17:50
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Detenzione di stupefacenti, a Formia assolti due ragazzi

Lo scorso 6 aprile, la Polizia locale e i Carabinieri di Gaeta avevano trovato 2 ragazzi in possesso di circa 176 grammi di hashish

Formia – Poteva sembrare un blitz che avrebbe bloccato la circolazione della droga nel territorio del Golfo di Gaeta almeno per un bel po’, considerato che, all’interno di quell’Alfa Romeo, in una busta di carta blu, erano stati trovati ben 176 grammi di hashish (divisi in un panetto da 100, uno da 70 e un trancio da 6 grammi), da cui, potevano essere ricavati circa 2000 dosi.

Ma il finale di questa storia è ben diverso. Gli avvocati Pasquale Di Gabriele e Claudia Magliuzzi, infatti, hanno dimostrato che quelle dosi, nonostante l’apparenza, non si trovavano li per essere vendute.

Protagonisti di questa storia sono due ragazzi, S.T e D.D. (rispettivamente classe “97 e “96), uno originario di Formia, l’altro dell’Albania. Due ragazzi che, durante il lockdown, più precisamente il 6 aprile scorso, vanno a Gaeta. Qui, in zona Sant’Agostino, vengono fermati e identificati dalla Polizia locale. Tutto apparentemente nella norma, finché non viene ricordato loro che stanno contravvenendo alle nuove norme per il contenimento del coronavirus (si sono allontani da Formia, loro città di residenza).

Improvvisamente le cose si complicano. S.T e D.D. si agitano. I vigili urbani non ne comprendono immediatamente il motivo, ma, insospettiti, decidono di contattare la locale stazione dei Carabinieri. Ed è in quel momento che la storia prende forma: i militari, in considerazione dei precedenti dei due ragazzi, decidono di procedere con una perquisizione personale e veicolare.

Nel cofano dell’auto compare quella busta blu. S.T e D.D. vengono arrestati. L’hashish sequestrato. La storia sembrerebbe avere, fin qui, un’unica versione: detenzione a fini di spaccio. Ma, nonostante il dubbio lecito delle Forze dell’ordine e nonostante che il Pm Roberto Bulgarini Nomi abbia richiesto una condanna a 6 mesi e una multa di 1050 euro, come già detto, il finale di questa storia era ancora tutto da scrivere.

Un finale che è arrivato oggi, con la sentenza di assoluzione del giudice Scalera. “Abbiamo dimostrato – spiega l’avvocato Di Gabriele – anche tramite la loro capacità di reddito e il loro stato di assuntori di stupefacenti che, nonostante la quantità rinvenuta (parliamo di circa 1900 dosi astrattamente ricavabili, lo ricordiamo), la sostanza non aveva altro uso oltre a quello personale”.

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