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La Marina Militare italiana blocca un mercantile sospetto: intercettato carico di kerosene

11 settembre 2020 | 10:45
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La Marina Militare italiana blocca un mercantile sospetto: intercettato carico di kerosene

I Militari hanno impedito al mercantile l’accesso alla Libia e lo hanno dirottando verso un porto dell’Unione Europea per ulteriori verifiche ed indagini.

Roma – La Marina Militare intercetta una nave sospetta. Alle 07:00 circa dello scorso 10 settembre, una Unità navale dell’Operazione Eunavfor Med Irini ha bloccato ed ispezionato il mercantile “Royal Diamond 7” in acque internazionali a circa 150 km a nord della città libica di Derna (Cirenaica) per violazione dell’embargo di armi.

La nave, segnalata dal Panel of Experts dell’Onu per la Libia, era partita dal porto di Sharjah negli Emirati Arabi verso Bengasi in Libia con un carico di kerosene per aerei, destinato presumibilmente a scopi militari.Operazione Irini

Questo tipo di carburante viene considerato “materiale militare” dall’Onu e quindi è confiscabile secondo la legge del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’embargo delle armi verso la Libia.

La nave tedesca Hamburg, supportata dalla nave italiana Margottini, ha impedito al mercantile l’accesso alle acque territoriali libiche e lo sta dirottando verso un porto dell’Unione Europea per ulteriori verifiche ed indagini.

L’Operazione Irini è la concreta dimostrazione dell’impegno dell’Unione Europea a favore del processo di Berlino, per contribuire alla stabilizzazione della Libia e garantire la pace alla sua popolazione.

I risultati dell’operazione

Dal 4 maggio, giorno dell’inizio delle attività in mare, gli assetti Irini hanno interrogato 650 navi sospette e hanno effettuato 12 visite a mercantili  per ottenere informazioni sui traffici illeciti nel Mediterraneo centrale.

Con questa operazione la Marina Militare controlla oltre 10 porti e 25 aeroporti. In questi quattro mesi, i militari non solo hanno monitorato le navi sospette, ma hanno anche segnalato la presenza di 80 voli di interesse da e per la Libia, contribuendo a implementare l’embargo di armi e il controllo del traffico illecito di petrolio con 14 rapporti, consegnati al Panel di Esperti delle Nazioni Unite.Operazione Irini

I rapporti riguardano entrambe le parti del conflitto in Libia, in questo modo Irini ha dimostrato di essere imparziale.

L’Operazione Irini (in greco “pace”) è stata pianificata in pochissimo tempo e lanciata il 31 marzo, a seguito di una decisione del Consiglio dell’Unione Europea. Il compito principale è quello di far rispettare l’embargo delle armi da e per la Libia previsto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Tra i suoi compiti secondari c’è anche il monitoraggio e la raccolta di informazioni sul traffico illegale di petrolio. La missione contribuisce, inoltre, allo smantellamento del traffico di esseri umani e ha tra i suoi compiti la formazione della Guardia Costiera e Marina libica.
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