Corinaldo, il Papa incontra i familiari delle vittime: “Legittimo il desiderio di giustizia”

12 settembre 2020 | 13:35
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Corinaldo, il Papa incontra i familiari delle vittime: “Legittimo il desiderio di giustizia”

In Vaticano l’udienza ai familiari dei cinque ragazzi deceduti nella discoteca di Corinaldo nel dicembre del 2018, il Pontefice: “Questo incontro aiuta me e la Chiesa a non dimenticare, a tenere nel cuore, e soprattutto ad affidare i vostri cari al cuore di Dio Padre”

Città del Vaticano – “Ogni morte tragica porta con sé un dolore grande. Ma quando rapisce cinque adolescenti e una giovane mamma, è immenso, insopportabile senza l’aiuto di Dio. Io non entro nel merito delle cause che hanno determinato gli incidenti in quella discoteca dove sono morti i vostri familiari. Ma mi unisco con tutto il cuore alla vostra sofferenza e al vostro legittimo desiderio di giustizia”.

Sono parole di conforto quelle che Papa Francesco rivolge ai Familiari degli adolescenti tragicamente morti nel dicembre del 2018 nella discoteca di Corinaldo (leggi qui), dove persero la vita 5 ragazzi e una giovane mamma.

“Ricordo che allora, quando accadde la tragedia, ne fui scosso. Ma col passare del tempo – e purtroppo col susseguirsi di tante, troppe tragedie umane – si rischia di dimenticare. Questo incontro aiuta me e la Chiesa a non dimenticare, a tenere nel cuore, e soprattutto ad affidare i vostri cari al cuore di Dio Padre”, confida il Pontefice.

“Corinaldo si trova in un territorio sul quale veglia la Madonna di Loreto: il suo Santuario non è molto distante. E allora voglio – vogliamo – pensare che lei, come Madre, non abbia mai staccato il suo sguardo da loro, specialmente in quel momento di confusione drammatica; che li abbia accompagnati con la sua tenerezza”, aggiunge il Santo Padre.

“Quante volte l’hanno invocata nell’Ave Maria: ‘Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte’! E anche se in quegli istanti caotici non hanno potuto farlo, la Madonna non dimentica, non dimentica le nostre suppliche: è Madre. Sicuramente li ha accompagnati all’abbraccio misericordioso del suo Figlio Gesù”, prosegue Bergoglio.

“Quando noi perdiamo papà o mamma, siamo orfani. C’è un aggettivo: orfano, orfana. Quando nel matrimonio si perde il coniuge, chi rimane è vedovo o vedova. C’è un aggettivo anche per questo. Ma quando si perde un figlio, non c’è aggettivo. La perdita di un figlio è impossibile da ‘aggettivare’. Ho perso il figlio: cosa sono…? No, non sono né orfano, né vedovo. Ho perso un figlio. Senza aggettivo. Non c’è. E questo è il grande dolore vostro”, conclude il Papa, che invita poi tutti pregare l’Ave Maria per Asia, Benedetta, Daniele, Emma, Mattia ed Eleonora.

Il Faro online – Foto © Vatican Media
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