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Novak Djokovic re del Foro Italico: vince per la quinta volta gli Internazionali d’Italia

Djokovic: "Grazie mille, è molto strano questo periodo per noi. Grazie a tutti voi che siete rimasti fino alla fine con la pioggia, siete grandi tifosi di tennis"

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Roma – Novak Djokovic ha vinto l’edizione 2020 degli Internazionali d’Italia. Il campione serbo, numero 1 del ranking Atp e del tabellone, ha sconfitto in finale l’argentino Diego Schwartzman, testa di serie numero 8, con il punteggio di 7-5 6-3, in un’ora e 54 minuti di gioco. Al suo quinto successo sulla terra battuta del Foro Italico dopo quelli del 2008, 2011, 2014 e 2015, succede nell’albo d’oro allo spagnolo Rafael Nadal, che si era imposto consecutivamente nelle ultime due edizioni.

“Grazie mille, è molto strano questo periodo per noi – dice Djokovic in italiano durante la premiazione – Grazie a tutti voi che siete rimasti fino alla fine con la pioggia, siete grandi tifosi di tennis”. Ha ringraziato il team, e scherzato con il coach Marjan Vaida con cui si è divertito a giocare a carte prima della semifinale. “Sei il peggior giocatore di Uno” gli ha detto, mentre la pioggia inizia a scendere sempre più forte.

Djokovic trionfa nella settimana in cui ha superato Pete Sampras per settimane al numero 1 del mondo dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato (287). Ha giocato la sua decima finale a Roma, firmando un altro primato. Nessuno aveva trionfato al Foro a 33 anni come il numero 1 del mondo, che ha festeggiato l’81mo titolo in carriera.

Schwartzman, alla prima finale in un Masters 1000, ha provato ad essere il primo a battere Nadal e
Djokovic nello stesso torneo dai tempi di un simbolo del tennis argentino, Juan Martin Del Potro alle Olimpiadi del 2016. Il “Peque” allunga a sette la serie di sconfitte su sette partite giocate contro numeri 1 del mondo.

David Goffin resta così l’ultimo ad aver superato i numeri 1 e 2 del ranking Atp nello stesso torneo, le Atp Finals del 2017. “Giocare con voi tifosi in un momento così particolare, con la pandemia. Per noi è importante”, ha assicurato Schwartzman durante la premiazione, prima dei complimenti al suo avversario, al suo team presente qui, guidato da Juan Ignacio Chela, alla fidanzata e alla famiglia in Argentina.

“Sono molto felice di essere ancora qui, ho fatto meglio dell’anno scorso”, quando ha perso in semifinale proprio contro Djokovic, dice ancora Schwartzman, prima di sganciare il piatto per il finalista con tutto il cuscino in raso dal suo involucro. Nessuno ha mai sconfitto Nadal e Djokovic nello stesso evento sulla terra battuta, e questo basta a rendere il senso della missione che attendeva il Peque, peraltro provato dalle due battaglie contro il maiorchino e Shapovalov, al Foro Italico. Schwartzman, il più basso finalista in un Masters 1000, è l’ottavo finalista argentino in questa categoria di tornei dal 1990, quando sono stati ufficialmente introdotti in calendario. Da allora, nessun «albiceleste« ha mai vinto, anche se prima del 1990 si erano imposti Guillermo Vilas (1980), Jose-Luis Clerc (1981) e Alberto Mancini (1989) che salvò un match point contro Andre Agassi. (fonte: Italpress)

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