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Elezioni regionali 2020, vincitori e sconfitti: ecco com’è andata

De Luca trionfa in Campania, Zaia in Veneto. Riconfermato anche Toti in Liguria, la Lega conquista le Marche

Roma – Finisce 3-3 il round di elezioni regionali: Eugenio Giani vince in Toscana e Michele Emiliano si conferma in Puglia. Luca Zaia trionfa in Veneto e Vincenzo De Luca fa lo stesso in Campania. Secondo mandato anche per Toti in Liguria. Nelle Marche successo di Acquaroli.

Liguria

A spoglio terminato un paio d’ore dopo la mezzanotte, il risultato definitivo è stato di 380.344 voti per il governatore uscente del centrodestra Giovanni Toti, scelto dal 56,1% dei liguri, contro i 264.009 per Ferruccio Sansa, il candidato del centrosinistra (Pd e M5S) che si è tradotto nel 38,9% delle preferenze.

Il migliore risultato mai ottenuto – dichiara Toti – che credo premi non solo il buon governo di tanti sindaci e assessori ma anche la capacità della nostra coalizione di essere inclusiva e farsi casa di tante sensibilità, non solo strettamente del centrodestra. Il fatto che sia cresciuta anno dopo anno credo ne sia la conferma”.

“L’autonomia è il tema da domani mattina. Credo sia un tema ineludibile e se questo governo e questo parlamento hanno senso della realtà apriranno al più presto il negoziato per l’autonomia . Spero che tutti siano sufficientemente ragionevoli da fare questa analisi.

Toscana

Nella Toscana roccaforte della sinistra, quando sono stati scrutinati 3.345 seggi su 3.397, il candidato del centrosinistra Eugenio Giani è al 48,65% dei voti, contro il 40,38% della candidata del centrodestra Susanna Ceccardi. L’affluenza alle urne in Toscana è stata del 62,6%, pari a 1.870.379 di votanti.

“Devo dire che mi sono sentito convinto quando abbiamo costruito l’appello dei sindaci, – afferma Giani – il patto di San Gimignano, con più dei 2/3 dei comuni toscani che mi hanno dato il loro appoggio, e lì ho capito che aldilà dei sondaggi avevo un forte radicamento sul territorio e che questo poteva portarmi al successo.

Io Italia Viva l’ho sentita vicina e Matteo Renzi è stato molto corretto e leale. Devo ringraziare tutti i leader nazionali come Zingaretti che è stato sempre presente”.

Puglia

In Puglia, quando sono state scrutinate 1.682 sezioni su 4.026, il governatore uscente Michele Emiliano è al 47,07%, mentre il candidato del centrodestra Raffaele Fitto è al 38,59%. La candidata del M5S Antonella Laricchia, secondo i dati del Viminale, è all’11,2%.

“I pugliesi sono pragmatici, non sono ideologici – spiega Emiliano -. Chiedono ‘in concreto le chiavi di casa a chi le stiamo dando?’ Funziona così da 20 anni, sostanzialmente. Noi abbiamo una responsabilità enorme perché io devo gestire molti voti che ideologicamente non sono del Pd o comunque non miei. Sono di persone che hanno votato, cercando anche il meno peggio, perché no?

In una elezione diretta  si sceglie quello tra i due candidati che, secondo il giudizio dell’elettore, è il più affidabile e che dà continuità. In questo caso noi dovevamo proseguire cose importanti”.

Veneto

Pronostici confermati in Veneto dove, in base ai dati disponibili sul sito del Viminale, quando sono state scrutinate 3.272 sezioni su 4.751, il governatore uscente della Lega, Luca Zaia, trionfa con il 76,12%, mentre il candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni si ferma al 16,22%.

“Non nego che è un’emozione.  – dichiara Zaia -. Grazie alla Lega per aver sempre creduto in me, è stata una grande opportunità. Il risultato mi dà molta responsabilità, è una responsabilità grande, è un voto dei veneti per il Veneto. Il nostro obiettivo è uno solo, portare a casa l’autonomia

Risultati importanti come quello della Toscana mai ce li saremmo immaginati. Ovvio che vincere è meglio, ma stiamo parlando di una Regione nella quale eravamo a zero qualche anno fa, oggi ci siamo giocati la partita in maniera importante. Da qui continueremo a crescere”.

Campania

In Campania, quando sono state scrutinate 1.736 sezioni su 5.827, secondo i dati del Viminale, Vincenzo De Luca, governatore uscente del centrodestra, domina con il 68,67% dei voti, mentre lo sfidante di centrodestra Stefano Caldoro si ferma al 16,98%. Terza Valeria Ciarambino del M5s, con l’11,36%.

“Considero questo un risultato di popolo – dichiara De Luca – che ha espresso l’unità delle energie positive e delle forze sane, si è espressa un’unità di popolo che mi permetto di indicare come esempio positivo per l’Italia. Questo risultato esprime l’orgoglio di Napoli e della Campania per la riconquistata dignità sul piano nazionale e internazionale.

Napoli e la Campania sentono di poter camminare a testa alta in Italia e sentono di poter affrontare nei confronti di chiunque la sfida dell’efficienza. Abbiamo di fronte un lavoro duro che ci aspetta già domani mattina. Non abbiamo un minuto di tempo da perdere“.

Marche

In base ai dati forniti dalla Regione Marche, quando sono state scrutinate 796 sezioni su 1.576 il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è al 48,95% mentre il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi è al 37,12%. Gian Mario Mercorelli è all’8,72% e Roberto Mancini al 2,51%. Entrambi sono sostenuti da due liste civiche.

“Questi i temi – afferma Acquaroli – su cui verterà la nostra azione amministrativa: le infrastrutture, la sanità, la ricostruzione post sisma e il lavoro. Ricordato la fuga di troppi giovani dal nostro territorio e ribadisco il concetto di inclusività.
(Fonte: Adnkronos)