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M5S, Fico: “Basta con le battaglie intestine, dobbiamo avere collegialità”

24 settembre 2020 | 10:27
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M5S, Fico: “Basta con le battaglie intestine, dobbiamo avere collegialità”

Il Presidente della Camera: “Il taglio dei parlamentari approvato con il referendum ora chiama altre riforme. Non possiamo lasciare il prossimo parlamento con un numero ridotto di parlamentari e un vecchio regolamento”

Roma – “Basta con le battaglie intestine, dobbiamo avere una collegialità maggiore, perché alcuni problemi ancora vivi nel M5S derivano da verticismo troppo spinto che c’è stato. Io credo che non ci sarà una spaccatura. Ogni volte che il M5s ha avuto dei periodi difficili alla fine ci si è messi intorno a un tavolo, che in questo caso possono essere gli Stati Generali, per lavorate tutti insieme e arrivare a una sintesi. Non devono prevalere gli interessi personali ma il bene del movimento, che significa anche fare il bene del Paese”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, intervistato da “Radio 24”.

“Serve una collegialità – ha detto – per trovare sintesi, è il sale della democrazia ma anche una soluzione per una maggiore maturità”.

“Ognuno può avere la propria posizione – ha aggiunto Fico – ed è giusto che ci sia un dibattito interno, anche forte, ma chiaro e trasparente su quello che dobbiamo fare e su ciò che dobbiamo diventare. E’ evidente infatti che dobbiamo ritrovare una collocazione, anche identitaria”. Il M5s da “forza anti establishment” è diventata forza di governo e, di conseguenza, secondo Fico, “ci possono essere anche delle contraddizioni che vanno elaborate per trovare un percorso nuovo”.

Alessandro Di Battista parla troppo? “Ognuno può dire ciò che vuole. L’importante è essere chiari e trasparenti sulle cose che si fanno. Conta la coerenza dei comportamenti, perché sono convinto che tutti insieme possiamo arrivare a un buon risultato per tutto il movimento, rilanciandolo in senso positivo. Non con un rilancio alla maniera dei vecchi partiti ma cercando di affrontare le sfide del futuro”.

“Il taglio dei parlamentari approvato con il referendum ora chiama altre riforme. Non possiamo lasciare il prossimo parlamento con un numero ridotto di parlamentari e un vecchio regolamento”, ha proseguito. “Capisco che sono temi che sentiamo da 30 anni – ha spiegato – ma ora il referendum è stato votato e il sì ha vinto in modo schiacciante, è una riforma costituzionale importante che è stata fatta da questa legislatura. Ora i regolamenti della Camera e del Senato devono per forza essere adeguati al taglio dei parlamentari, ci vuole una lunga discussione e si arriverà a una riforma. Questo significa mettere in sicurezza le riforme perché funzionino al meglio. E poi serve la legge elettorale che è in commissione affari costituzionali, si sta lavorando ed è importante arrivarci”.