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Ostia, Possanzini: “Cancellare la raccolta dei rifiuti porta a porta sarebbe una sconfitta”

1 ottobre 2020 | 12:54
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Ostia, Possanzini: “Cancellare la raccolta dei rifiuti porta a porta sarebbe una sconfitta”

La decisione di tornare ai cassonetti stradali in alcune aree della città riaprirebbe le porte alle discariche

Ostia –  “Con il progressivo stop alla raccolta porta a porta in alcuni municipi della Capitale, fra cui il X, si allontanano anni luce gli obiettivi che la Giunta Raggi aveva promesso a parole di raggiungere in termini di raccolta differenziata. Gli obbiettivi, già oggi erano lontanissimi dalle previsioni e con questo stop al porta a porta nei municipi pilota andremo peggio rispetto alla peggiore delle previsioni”. Così, in una nota stampa, Marco Possanzini, segretario della Sinistra Italiana X Municipio.

“Lo stillicidio di Assessori all’Ambiente, – prosegue il Segretario – aver trattato Ama come un’azienda “nemica” e non come una delle principali municipalizzate di cui il Campidoglio è unico azionista, aver chiuso gli occhi sulla necessità di avviare una poderosa campagna di assunzione del personale, fisiologicamente ridotto anno dopo anno dai pensionamenti, sono alcuni degli ‘ingredienti’ del flop a 5 stelle nella gestione dei rifiuti della Capitale.

La decisione di tornare ai cassonetti stradali in alcune aree della città, fra cui il nostro territorio, è motivata dalla mancanza di uomini e mezzi. E’ del tutto evidente quanto ampiamente prevedibile che, senza nuove assunzioni, non si possono colmare i vuoti determinati negli anni dal pensionamento dei dipendenti così come è del tutto evidente che la ‘rivoluzione’ della raccolta differenziata andava accompagnata da poderosi investimenti pubblici per adeguare i mezzi a disposizione e le tecnologie necessarie”.

“Il dramma – spiega il Segretario – è che questo ritorno al passato riaprirà inevitabilmente, cioè autentiche ‘bombe’ ambientali, perché la raccolta dei rifiuti con i cassonetti stradali determinerà l’esplosione della quantità di frazione indifferenziata e quindi la necessità di sistemare tutto l’indifferenziato da qualche parte nella immensa periferia della nostra città.

L’ultima beffa riguarda il piano economico di Ama approvato in Giunta Capitolina. Leggendo con attenzione il documento emerge con chiarezza che aumenta il costo per il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana di Roma, per un ammontare di 819 milioni e mezzo per il 2020. Trentatrè milioni di euro in più al 2019.

Tale scostamento porterà ad un aumento della tassa sui rifiuti che pagano i cittadini. Ora è anche più chiaro l’atteggiamento dell’Assessore Municipale Ieva, che qualche settimana fa ha addossato la responsabilità ai lavoratori Ama. Il presidente del Municipio X, Paolo Ferrara, non ha ancora lasciato dichiarazioni sull’argomento, come a fingere che lo stop del Porta a Porta nel Municipio X sia qualcosa che non riguarda l’Amministrazione”.

“L’Amministrazione in carica deve fare tutto il possibile – conclude Possanzini – per evitare la sciagura dello stop alla raccolta porta a porta nel nostro territorio. L’assessore Ieva e la presidente Di Pillo hanno il dovere di intervenire in aula per chiarire quanto sta accadendo, i cittadini devono sapere se, dove e quando, verrà sospeso il servizio di raccolta rifiuti. Non servono le giustificazioni, servono assunzioni di responsabilità”.
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