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Sicurezza sul litorale, il Prefetto di Roma: “Tavoli in ogni comune per dire basta alla criminalità”

2 ottobre 2020 | 06:30
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Il Prefetto Matteo Piantedosi: “Occupazioni illegali, utilizzo improprio del territorio e degrado sono il tratto comune di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno”

Pomezia – Si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 1 ottobre il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presso l’aula consiliare di piazza Indipendenza, convocato dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, al quale hanno partecipato i Sindaci di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno.

Dopo le ultime vicende che hanno visto la città di Pomezia protagonista di episodi di criminalità, come la sparatoria in pieno giorno nelle spiagge di Torvaianica (leggi qui) e gli incendi dolosi di questa estate (leggi qui), il Comitato, voluto dal Prefetto, è stato convocato per la prima volta a Pomezia con l’obiettivo di trovare strategie condivise tra i vari comuni del basso litorale romano per contrastare le attività illecite e garantire la sicurezza nel territorio.

Insieme al Prefetto, al Comitato hanno partecipato anche il procuratore capo di Roma Michele Prestipino, il Questore di Roma Carmine Esposito, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, colonnello Francesco Gargaro, il comandante provinciale della Guardia di finanza PaoloCompagnone, e i comandanti delle polizie locali di Pomezia, Ardea e Anzio: Angelo Pizzoli, Sergio Ierace e Antonio Arancio.

“Gli ultimi episodi di cronaca hanno reso impellente la convocazione di questo Comitato – ha dichiarato il Prefetto Matteo Piantedosi -. L’incontro è stato proficuo, si è entrati nel vivo dei problemi principali che affliggono i rispettivi comuni e abbiamo visto come questi si ricollegano alle difficoltà attuali della Città Metropolitana. Siamo qui per occuparci di questo, lo Stato c’è”.

Il Prefetto: “Ecco i punti critici di ogni comune”

“Abbiamo chiesto ai Sindaci quali siano i problemi principali dei loro comuni – prosegue Piantedosi -. Situazioni di illegalità,  degrado e occupazioni abusive sono state individuate non solo come questioni storiche da risolvere, ma anche come situazioni dove fenomeni più gravi potrebbero facilmente attecchire”.

“Ad esempio su Pomezia Adriano Zuccalà ci ha segnalato l’esigenza di porre l’attenzione sul polo industriale di Santa Palomba, dove alcuni fenomeni negativi stanno iniziando a presentare i primi segnali di decrescente attrattività della zona, con il rischio che molti vadano via per tali ragioni. Fenomeni correlati all’illegalità e alla criminalità si legano poi a temi che vanno ad influire su altri aspetti. Su questo tema e su queste zone ci sarà ogni possibile rinnovato slancio per preservarne il tessuto sociale ed economico.

Il Sindaco Candido de Angelis ci ha segnalato invece il quartiere di Anzio 2, dove ci sono occupazioni abusive causate da una gestione che è sfuggita di mano negli anni passati. Il caso, se affrontato in maniera mirata e preventiva può determinare un’ inversione di rotta. Il Sindaco di Nettuno ci segnala i disagi del quartiere Sandalo, dove c’è un problema di tipo infrastrutturale, come la questione del sottopasso, un tratto di attraversamento la cui chiusura potrebbe aggravare la situazione del quartiere.

Il Sindaco Mario Savarese ci ha parlato in maniera molto articolata del problema drammatico del complesso immobiliare Le Salzare di Ardea. Costruzioni illegali e occupazioni abusive in questo caso sono la prova che la genesi di questi problemi non sempre affonda le radici in atteggiamenti illeciti di pubblica amministrazione. Il tema delle occupazioni illegali e dell’utilizzo improprio del territorio, tali da determinare degrado e incendi dolosi, sono il tratto comune di questi territori”.

Ma in che modo la sicurezza del territorio potrebbe dipendere dal numero delle forze dell’ordine? il Prefetto su questo è stato chiaro: “L‘organico di queste zone è assolutamente adeguato all’impegno che i comuni richiedono. Le risorse che ci sono funzionano benissimo e dai risultati si può rilevare che il problema non è quello. La presenza è qualitativamente e quantitativamente adeguata”.

La soluzione: “Tavoli specifici per analizzare i problemi di ogni comune”

“Noi come metodo abbiamo proposto di trasferire il tutto in tavoli specifici – ha detto Piantedosi -, partiremo dalle varie città per individuare i problemi di ognuna, per analizzare caso per caso e gestire meglio i singoli territori. Questo è il metodo che propongo ai Sindaci e approfondiremo questi fenomeni perché dobbiamo conoscere gli antagonisti in questione e ci dobbiamo muovere con l’obiettivo di non trasferire i problemi altrove. Dopo questa riunione non ci sarà il silenzio, non siamo qui per una passerella o solo per vicinanza, vogliamo dare un segno tangibile di questa collaborazione.

Abbiamo condiviso – conclude il Prefetto – una mappatura fondata su dati storici e abbiamo riscontrato che, se queste aree si sono mostrate attrattive per certe consorterie provenienti da lontano, è stato anche a causa della difficoltà registrate durante l’amministrazione di tutti gli ambiti del territorio, con la conseguente creazione di zone più problematiche. Per questo oggi diamo il via a un metodo che possa mostrare un segnale visibile e tangibile all’esterno“.

La sicurezza ad Ardea e Pomezia: parlano i Sindaci

“Le Salzare  – ha dichiarato a ilfaroonline.it al termine del Congresso il Sindaco di Ardea, Mario Savarese – è una situazione particolare, che va affrontata in maniera drastica. Noi abbiamo lavorato in questo periodo per acquisire al patrimonio tutte le abitazioni che dovrebbero essere abbattute ma che intendiamo salvare, in quanto non si trovano nell’area archeologica da salvaguardare.

Questo ci consentirà di regolarizzare molte posizioni attualmente irregolari – aggiunge Savarese – di persone che occupano non propriamente gli edifici. C’è tuttavia un edificio in particolare, uno dei quattro rimasti, che dovrà essere abbattuto e su questo abbiamo chiesto aiuto alla Prefettura sia in termini di sicurezza ma anche di azioni da effettuare, l’ultimo ad esempio l’intervento dei militari per impegnarci nell’abbattimento”.

“Già nei precedenti anni, a partire dal caso di Eco X – spiega il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà a ilfaroonline.it -, abbiamo avviato un controllo sul territorio capillare su quelle che sono le attività di contrasto alla criminalità organizzata e a singoli episodi puntuali. Il comitato di oggi rappresenta un nuovo avvio e un nuovo coordinamento, una nuova volontà di lavorare in maniera sinergica su quelli che sono i temi e microtemi che alimentano la criminalità organizzata.

Partire anche in parallelo – conclude Zuccalà – su quelle che sono situazioni puntuali come il fenomeno della prostituzione nella zona di Santa Palomba e riuscire a toglierli dal controllo della malavita. Questi sono esempi di come lo Stato voglia intervenire su un problema generalmente diffuso anche a livello di litorale, sul quale la partenza è alla base del comitato di oggi”.

(Il Faro online)