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Civitavecchia, Usb al Sindaco: “Basta ditte private, bisogna tutelare i lavoratori di Csp”

3 ottobre 2020 | 16:27
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Civitavecchia, Usb al Sindaco: “Basta ditte private, bisogna tutelare i lavoratori di Csp”

“Se il Comune non intende invertire la rotta, ci ritroverà al fianco dei lavoratori e dei cittadini per chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta”

Civitavecchia – “Il 28 settembre, presso il Comune di Civitavecchia, si è svolta un’assemblea con i lavoratori Csp, voluta dal sindaco Tedesco e dal vicesindaco Grasso, per presentare il piano di ristrutturazione dell’azienda municipalizzata. Tedesco e Grasso si sono ripetutamente espressi a parole sul mantenimento dei livelli occupazionali e la tenuta di tutti i servizi pubblici, in un territorio che ci preme ricordare è già martoriato dall’elevato tasso di disoccupazione e dalle scarse possibilità di nuova occupazione”. Così, in una nota, il sindacato Usb di Civitavecchia.

“Più volte i dipendenti hanno manifestato forte preoccupazione sul loro futuro e sul mantenimento dei servizi pubblici alla città, finanche con una manifestazione sotto il Comune. Il risultato? Le recenti scelte dell’Amministrazione comunale, come avevamo previsto e annunciato, sono andate nella direzione opposta alle rassicurazioni verbali“, proseguono da Usb.

Le attività di cura del verde, che cubano circa 600 mila euro l’anno alla municipalizzata, sono state esternalizzate e appaltate a ditte private. Non solo, proprio mentre era in corso l’assemblea con i lavoratori, siamo venuti a conoscenza che il 21 settembre 2020, con determina dirigenziale n. 2886 venivano decurtati ulteriori 70 mila euro circa per attività di ‘Interventi di sfalcio e rimozione discariche abusive’ nella zona industriale, per affidare anche questo servizio a ditte private esterne”.

“Seppur la motivazione addotta, una presunta mancanza di erogazione del servizio da parte di Csp, possa essere apparentemente condivisibile, ci domandiamo come mai il Comune si ostini a razionalizzare costi e forza lavoro, impedendo di fatto di incrementare con le assunzioni il personale, oggettivamente carente da anni, per permettere l’esecuzione puntuale di tutti i servizi? Per un rilancio della città, dei servizi pubblici e dell’occupazione non abbiamo bisogno di una politica di austerità e tagli, ma di investimenti e razionalizzazione dei costi superflui, a partire dalle troppe consulenze esterne, onerose e di dubbia utilità. Se il Comune non intende invertire la rotta, ci ritroverà al fianco dei lavoratori e dei cittadini, questa volta per chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta”, concludono.
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