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Covid -19, Severini: “Cambiare i protocolli dei medici, didattica a distanza e vigilanza sul territorio”

3 ottobre 2020 | 19:06
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Covid -19, Severini: “Cambiare i protocolli dei medici, didattica a distanza e vigilanza sul territorio”

Il Capogruppo: “Credo che siano più ‘pericolose’ le persone sottoposte a quarantena che escono di casa, che i bimbi costretti a non andare a scuola per uno starnuto”

Fiumicino – “L’emergenza Covid e la situazione nelle nostre scuole sta sfuggendo di mano. Ricevo segnalazioni e lamentele dalle mamme del territorio costrette a tenere 10 giorni a casa i propri figli per un semplice starnuto”. A dichiararlo in una nota stampa è Roberto Severini, capogruppo della lista civica Crescere Insieme.

“Questo lungo periodo di isolamento – spiega il Capogruppo – scatta perché i pediatri, non fidandosi dei test rapidi, per rilasciare il certificato di buona salute richiedono il test molecolare, più attendibile ma che fornisce i risultati in tempi molto più lunghi. Cosa aspettiamo, che di questo passo nessun bambino andrà più a scuola?

Severini

Le misure di prevenzione sono importanti, ma è fondamentale attrezzarsi con la didattica a distanza per tutti gli alunni sottoposti ad isolamento forzato. Voglio ricordare che i presidi degli Istituti hanno libero arbitrio nell’attuazione delle norme, specialmente per quelle che non sono procedure ministeriali: si consiglia di lasciare i bambini a casa se raffreddati, ma isolarli per un semplice starnuto sembra eccessivo”.

“O si cambiano i protocolli dei medici di base – prosegue Severini – e si fanno andare bene i test rapidi o le scuole si devono adattare ad un sistema diverso.

Inoltre, al nord del Comune non è stato allestito un sito per effettuare i tamponi, quindi per far fare i test ai bambini, le mamme devono recarsi a Casal Bernocchi o al Campus Biomedico, gli unici che effettuano il test molecolare e i tempi di attesa si dilatano ulteriormente.

Altro problema è la vigilanza sul territorio. Come responsabile della salute dei cittadini, il Sindaco deve fare qualcosa al riguardo, serve maggiore attenzione”.

“Credo che siano più ‘pericolose’ – conclude il Capogruppo – e possibili diffusori del virus le persone sottoposte a quarantenache se ne fregano della legge ed escono di casa, perché non controllate da nessuno, che i bimbi costretti a non andare a scuola per uno starnuto. La salute e la sicurezza vanno di pari passo”.
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