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Formia, l’interrogazione dei consiglieri della Lega sulla Formia Rifiuti Zero

8 ottobre 2020 | 20:50
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Formia, l’interrogazione dei consiglieri della Lega sulla Formia Rifiuti Zero

Di Rocco e Riccardelli reiterano una richiesta di chiarimenti al sindaco Paola Villa sulla società che si occupa della raccolta differenziata

I consiglieri comunali della Lega di Formia, Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli, formulano una interrogazione a risposta scritta al sindaco, Paola Villa, su questioni relative alla Formia Rifiuti Zero, la società che si occupa della raccolta differenziata sul territorio comunale.

“Ancora una volta rileviamo che – scrivono Riccardelli e Di Rocco – non risponde alle nostre interrogazioni. Dopo le due interrogazioni della primavera 2019 ancora in attesa di risposta e dopo gli ulteriori interventi, l’ultimo due settimane fa, tese solo a chiederle la dovuta trasparenza circa la nostra società pubblica. Il suo silenzio continua ad essere assordante. E ancor di più lo sono le ‘non risposte’ alle nostre legittime interrogazioni.

Tuttavia, se immagina che la Lega di Formia si faccia intimorire dalle reiterate omissioni alle richieste dell’opposizione, le preannunciamo che abbiamo intenzione di rimanere a lungo sul pezzo nell’esclusivo interesse dei cittadini di Formia che pagano regolarmente la tassa sui rifiuti e che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i propri soldi.

Alla luce di ciò, nel reiterarle tutte le numerosissime domande e richieste già avanzate nelle precedenti interrogazioni e permanendo serie preoccupazioni circa la correttezza degli ultimi atti posti in essere e delle nomine effettuate, sulle quali ci risultano pendenti delle verifiche, a mezzo della presente le chiediamo: ” Di conoscere se, come da richiesta del Segretario generale, sia stata correttamente investita l’ANAC circa ‘un pronunciamento definitivo sugli interpelli, cosi come prospettati in atti’.

Se la FRZ ha proceduto al recupero coattivo e obbligatorio di quanto illegittimamente erogato/liquidato agli organi della FRZ Srl, anche al fine di evitare l’avverarsi di eventuali condotte omissive e le conseguenti responsabilità amministrative, erariali e penali.

Se risulta corrispondente al vero che la FRZ aveva accettato offerte in cui pagava anche la pressatura della filiera della carta e cartone in realtà non dovuta. In particolare la pressatura del cod. 150101 non va pagata dalla FRZ poiché tale attività viene retribuita alle piattaforme direttamente dalle cartiere. In relazione a ciò, parrebbe che per tale codice nel 2019 siano stati pagati 10,00 euro a tonnellata fino a giugno ed addirittura 30,00 euro a tonnellata (3 volte tanto) da giugno a settembre.

Sembrerebbe sempre che solo il pronto intervento del vecchio Direttore abbia evitato di proseguire con tale inopinata prassi, riuscendo a farsi restituire anche parte delle somme erroneamente pagate per la pressatura (circa  9.000,00 euro). Tuttavia sembrerebbe che per il pregresso rimangano ancora non restituite alcune decine di migliaia di euro di cui, ad oggi, non vi è notizia alcuna.

Alla luce di quanto sopra esposto, ben comprenderà che sono in ballo tantissimi soldi che, se recuperati, eviteranno di essere richiesti ai cittadini formiani, soprattutto in un momento delicato come il presente.

Con la certezza che questa volta non si sottrarrà al dovere di dare delle congrue risposte a tutti i nostri innumerevoli solleciti, ed altrettanto certi che apprezzerà il nostro continuo spirito costruttivo nell’esclusivo interesse della corretta amministrazione della città, Le porgiamo distinti saluti”.

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