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Fiumicino, Alexandrea: “Così abbiamo lottato per la biblioteca di villa Guglielmi”

10 ottobre 2020 | 15:00
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Fiumicino, Alexandrea: “Così abbiamo lottato per la biblioteca di villa Guglielmi”

“Siamo l’unica associazione direttamente collegata a questa bellissima biblioteca, e riteniamo di aver lottato per cose che si sono rivelate giuste”

Fiumicino – “Chi conosce Alexandrea – Amici della Biblioteca Giulio Regeni, sa che la nostra proposta di ampliare gli orari risale a molti anni fa. Per essere più precisi, parliamo di quando la biblioteca era aperta, mattina e pomeriggio, solo il martedì e il giovedì (e nemmeno con orario continuato), e solo la mattina tutti gli altri giorni, sabato escluso”. Così, in una nota, Ferdinando del Prete, esponente di Alexandrea.

Un orario – spiega del Prete – che era decisamente penalizzante per tutti i cittadini e in particolare per gli studenti universitari, ovvero la maggioranza degli utenti. Utenti il cui malessere per quegli orari, facemmo presente più volte, ma per motivi burocratici c’era uno status quo che sembrava immodificabile e rendeva questa biblioteca molto lontana dagli standard di altre. C’è voluto molto tempo e un lungo confronto con il personale responsabile dell’epoca, facendo sì che in qualche modo si attivasse presso l’Amministrazione per cercare una soluzione possibile”.

“All’orario attuale (9-18) non si è arrivati direttamente, ma attraverso una serie di modifiche iniziali che portarono ad un primo periodo, diciamo ‘sperimentale’ e limitato nel tempo, durante il quale per la prima volta la biblioteca fece orario continuato dal lunedì al venerdì, cosa che impegnò non poco gli addetti ma rappresentò una modifica sostanziale e non una semplice variazione. A parte l’ampliamento degli orari – continua del Prete -, un’altra modifica che da sempre abbiamo proposto è stata quella di far spostare dal piano terra al piano della biblioteca gli armadietti per borse e zaini, perché trovavamo inaccettabile che tutti gli utenti (compresi gli studenti, che negli zaini hanno tutto l’occorrente), dovessero fare su e giù per prendere una qualsiasi cosa. Quella situazione ci sembrava così insensata da discuterla più volte con chi di dovere, e fu la prima cosa di cui parlammo in un incontro con l’attuale dirigente, avvenuto ormai qualche tempo fa”.

“Avendo tentato molte volte, ma inutilmente, di far spostare quegli armadietti, rimanemmo meravigliati nel sentirgli dire che concordava con noi e che già, per sua iniziativa, aveva provveduto a farli spostare, insieme alla reception, al piano della biblioteca. Come poi ha provveduto a far installare una rastrelliera per biciclette, altra nostra ‘fissazione’ per la quale avevamo anni prima raccolto firme. Insomma – conclude del Prete -, siamo l’unica associazione direttamente collegata a questa bellissima biblioteca, e riteniamo di aver lottato per un certo numero cose che si sono rivelate giuste”.

“La più importante delle quali, almeno simbolicamente, è stata quella di lanciare una petizione che a suo tempo è stata firmata da circa 400 utenti, in maggior parte giovani, e che anche grazie all’impegno di chi ci ha creduto è arrivata in consiglio comunale, determinando l’attuale nome della biblioteca, Giulio Regeni. Se ora questa lunga marcia, iniziata molto tempo fa, ha portato a questa variazione degli orari, adeguandosi ulteriormente agli standard di altre biblioteche, noi non possiamo che esserne orgogliosi ed auspichiamo che possa esserci una proficua collaborazione tra la nostra associazione e l’Amministrazione, per il bene di una istituzione che proprio perché antichissima può proiettarci nel futuro, se gestita correttamente nel presente”, conclude del Prete.
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