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Minturno è uno dei tre Comuni italiani che rientra nel progetto “Tsunami Ready”

12 ottobre 2020 | 22:04
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Minturno è uno dei tre Comuni italiani che rientra nel progetto “Tsunami Ready”

Oggi l’incontro del responsabile di protezione civile Michele Camerota con i dirigenti dell’INGV

Minturno – Il Comune di Minturno è uno dei tre Comuni italiani a essere rientrato nel progetto dell’Unesco “Tsunami Ready” grazie all’impegno, alla professionalità e alla dedizione degli uomini della Protezione civile della cittadina balneare.

Il centro turistico-balneare e i suoi volontari hanno dimostrato di avere tutte le caratteristiche utili a rientrare a pieno titolo in un progetto volto a garantire una maggiore consapevolezza del rischio tsunami e una efficiente gestione nell’attuazione di misure di salvataggio. Un programma che ha avuto origine 19 anni fa per la tutela delle coste dal rischio di una cosiddetta onda anomala o maremoto, ormai noto come “tsunami”.

Oggi il responsabile della Protezione civile di Minturno Michele Camerota si è confrontato, tra gli altri, con il direttore della sezione di Centro nazionale terremoti dell’INGV, Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia, Salvatore Strabello; con il dirigente di Ricerca dell’INGV Alessandro Amato; con il consulente esterno comunale della protezione civile Dario Mongelli, alla presenza, naturalmente, del sindaco della città Gerardo Stefanelli.

Minturno ambisce a essere dichiarato “Tsunami Ready” e sembra avere tutte le caratteristiche per ottenere il riconoscimento, così come indicato nelle linee guida internazionali.

“L’incontro di oggi – ha dichiarato Camerota – è stato utile a verificare lo stato del nostro piano di protezione civile in relazione al progetto. Abbiamo stabilito le cose da fare, come e dove intervenire per ottenere questa certificazione”.

Inevitabilmente soddisfatti del risultato conseguito i volontari, supportati dall’amministrazione comunale locale, sono pronti a portare avanti le attività che li vedrà cimentare in una serie di adempimenti utili a conseguire il riconoscimento.

La regolamentazione del programma, così come indicato nell’apposita pagina web dell’INGV prevede, tra le altre cose, che “vengano indicate le zone di pericolosità da tsunami e vengano mappate, che venga indicato il numero di persone che vivono nella zona di rischio e indicati su cartelloni pubblici le informazioni sullo tsunami, mappe di evacuazione, materiale informativo ed educativo e dotazione di strumenti affidabili per ricevere messaggi ufficiali di allertamento”.

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