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Corecom e Anci: verso sportelli distaccati nelle province laziali

17 ottobre 2020 | 14:00
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Corecom e Anci: verso sportelli distaccati nelle province laziali

Nella sede di Anci Lazio, si è svolta la riunione conoscitiva tra i vertici dell’associazione e la nuova presidente di CO.RE.COM Lazio, l’avvocato Maria Cristina Cafini

Regione Lazio – I Corecom sono presenti in ogni regione italiana e nelle province di Trento e di Bolzano ed hanno il compito di assicurare a livello territoriale regionale una serie di funzioni a tutela dei cittadini, tra le quali la vigilanza in materia di tutela dei minori con riferimento al settore radiotelevisivo locale, l’esperimento in tema di tentativo di conciliazione obbligatorio nell’ambito delle controversie tra organismi di telecomunicazioni e utenti e la definizione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazione elettronica,.

Il Presidente Riccardo Varone e il Segretario Generale, Giuseppe De Righi hanno accolto la delegazione di Co.Re.Com Lazio, composta dalla Presidente Cafini e dal componente del Comitato di Co.Re.Com, Roberto Giuliano riallacciando così un rapporto già sancito in passato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra le due parti, protocollo scaduto da poco e che è stato tema di discussione durante l’incontro.

La volontà è infatti quella di riprendere da dove si era lasciato, il punto focale è stato posto nel desiderio, da parte di CO.RE.COM, di decentralizzare la propria attività aprendo una serie di “sportelli distaccati” che garantiranno un supporto alla cittadinanza per la gestione delle controversie fra cittadini e compagnie telefoniche e paytv nelle città capoluogo di provincia della regione, nodale il sostegno di ANCI Lazio che può coinvolgere le amministrazioni e sensibilizzare rispetto servizio poco conosciuto ma importantissimo per i cittadini.
Grazie all’accordo che era stato sottoscritto dalle due parti in passato era stato attivato lo sportello a Rieti.

Durante l’incontro, Anci Lazio e Co.Re.Com Lazio, hanno anche espresso la volontà di attivare una serie di iniziative volte alla creazione di un “Coordinamento degli Uffici Stampa dei Comuni del Lazio”, una vera e propria rete degli addetti stampa delle varie amministrazioni della regione che abbia, tra le altre cose, uno scopo formativo e qualificante per i professionisti del settore.

Ultimo tema di discussione è quello relativo all’avvio di una campagna di coinvolgimento, informazione e formazione nel territorio contro il cyberbullismo, una piaga che ogni anno colpisce più del 50% dei ragazzi fra gli 11 e i 17 anni anche attraverso i social, lasciando ferite spesso indelebili e portando, nei casi più estremi anche ad atti di autolesionismo che si spingono fino al suicidio.

“Riprendiamo da dove abbiamo lasciato – spiega il presidente Varone – con la ferma volontà di dotare i Comuni di quegli strumenti fondamentali per fornire servizi salienti e importanti ai cittadini, servizi che spesso esistono solo nelle grandi città ma dei quali hanno bisogno tutti. Abbiamo intenzione di avviare una seria campagna di sensibilizzazione e informazione attraverso i nostri comuni associati per dare modo a tutti di conoscere le possibilità date dall’apertura degli sportelli CCO.RE.COM.

Sono lieto – conclude – di aver conosciuto l’avvocato Cafini, con la quale sono certo, inizieremo una serie di attività di sicuro interesse per amministrazioni e cittadini.”

Gli fa eco la Presidente Cafini: “Una riunione proficua e interessante quella con ANCI Lazio, che ha ripreso una serie di temi che le nostre due realtà avevano affrontato in passato, abbiamo voluto continuare sulla linea della collaborazione con ANCI Lazio proprio perché siamo convinti che il contributo che può essere dato da noi e dall’ANCI sia di grande rilevanza per tutti i cittadini e i Comuni del Lazio.

Vogliamo essere un punto di riferimento e far conoscere i servizi del Corecom di assistenza al cittadino e alle categorie più deboli anche nei territori più periferici della regione Lazio. Non esistono cittadini di serie A e serie B, tutti devono avere la possibilità di raggiungere facilmente i punti informativi e gli sportelli di servizio, tutti devono essere in grado di conoscere e difendere i propri diritti e di presentare le proprie istanze”.
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