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La Corsa Dei Santi in versione “Virtual Race”: ognuno corre 10 km con un’apposita App

17 ottobre 2020 | 12:00
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La Corsa Dei Santi in versione “Virtual Race”: ognuno corre 10 km con un’apposita App

Cinque giorni per una gara di solidarietà che ci vedrà correre distanti ma uniti

L’emergenza sanitaria mondiale non ferma la corsa della solidarietà. L’edizione virtuale de “la Corsa dei Santi sponsored by Melinda e Teva Farmaceutici”, la storica 10 chilometri promossa da Missioni Don Bosco in occasione della Festa di Ognissanti, si svolgerà con la formula “virtual race”.

Dalle ore 07:00 del 30 ottobre alle ore 20:00 del 3 novembre 2020, chiunque potrà partecipare all’evento correndo 10 chilometri su qualsiasi tracciato. Sarà un evento a distanza realizzato grazie al sistema di tracciamento Gps realizzato da TDS attraverso una App che consentirà ai partecipanti, una volta scaricata, di poter registrare la propria performance in tempo reale. Come per le precedenti edizioni in presenza, iscrivendosi alla prova si riceverà il pettorale virtuale, il diploma per i finisher e il kit con la t-shirt ufficiale che, se acquistata durante l’iscrizione, verrà inviata a domicilio.

Anche se a distanza, la Corsa dei Santi unirà migliaia di appassionatidel running di tutta Italia nel segno della solidarietà.

Il 1° novembre, giorno tradizionale della Corsa dei Santi, in via della Conciliazione ci sarà uno studio con ospiti di prestigio, da dove sarà trasmesso uno speciale in diretta televisiva su Canale 5 dedicato al tema solidale scelto quest’anno da Missioni Don Bosco. Mediaset, come tutti gli anni, ha attivato una campagna di raccolta fondi attraverso il numero solidale 45530 attivo fino all’8 novembre.

Il progetto benefico 2020 di Missioni Don Bosco Onlus

La Corsa porterà come sempre un supporto concreto ai missionari grazie alla campagna solidale “Il tuo amore può abbattere le sbarre”.

Il progetto di quest’anno si rivolge minori privati della libertà nelle carceri di tutto il mondo. Seguendo il pensiero di Don Bosco per il quale il cambiamento dei giovani avviene attraverso l’educazione, i salesiani operano nei centri di detenzione per far sentire a questi ragazzi la gioia di poter dar loro ascolto e attenzione.

La loro azione si concretizza in interventi specifici nelle diverse realtà e nelle diverse fasi del percorso di detenzione: dalle misure alternative al sistema carcerario, come a Luanda, in Angola, all’accompagnamento nel processo giudiziale come a Freetown, in Sierra Leone, all’animazione in carcere, come in Messico a Ciudad Juarez, grazie alla Brigada de la Alegria, al reinserimento nella società, come a Chennai, in India. A Freetown i missionari salesiani sono ad oggi gli unici a poter entrare nel carcere di Pademba, dove portano cibo, acqua e medicine, offrendo supporto e orientamento. Anche in Italia sono impegnati da anni nelle carceri minorili con un’azione educativa che prevede la prevenzione, il sostegno per l’inserimento scolastico, le attività sportive e laboratoriali, il reinserimento sociale.