Il Fatto

Roma, mamma cinghiale e sei cuccioli uccisi in un parco: esplode la polemica

17 ottobre 2020 | 14:38
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Roma, mamma cinghiale e sei cuccioli uccisi in un parco: esplode la polemica

Roma – A Roma una mamma cinghiale e sei cuccioli sono stati uccisi dopo essere stati narcotizzati. A raccontarlo Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che definisce l’episodio “indegno”. “La peggiore soluzione che si poteva trovare – aggiunge – Esprimiamo l’apprezzamento e la solidarietà a un gruppo di cittadini che hanno protestato in strada contro la soluzione adottata con l’ausilio della Polizia provinciale armata di fucili a poca distanza dalla basilica di San Pietro”.

A pubblicare la notizia il quotidiano La Repubblica. “Nei giorni scorsi la famiglia di cinghiali, attirati da cumuli di rifiuti si erano rifugiati nel giardino Mario Moderni, in via della Cava Aurelia, che per la mamma-cinghiale poteva rappresentare un rifugio sicuro per tutta la sua famiglia, mentre è subito scattata la trappola con i cancelli del giardino che sono stati chiusi per bloccarli.

In quel momento era facile catturarli senza sopprimerli ed utilizzare le armi per narcotizzarli ed eseguire la condanna a morte attraverso punture con liquido letale, nel pieno centro della Capitale” aggiunge Benvenuti sottolineando: “Responsabilità della Regione, l’inerzia della Sindaca Raggi, l’incapacità di raccogliere e gestire i rifiuti nella città, hanno condannato a morte una inerme famiglia di
cinghiali che potevano agevolmente essere rimesse in piena libertà in natura”.

L’Enpa: “Una vergogna, andremo per vie legali”

“Una vergogna! A Roma la scorsa notte si è compiuto un vero orrore”. Lo dichiara l’Ente nazionale protezione animali, commentando il caso dei cinghiali uccisi: l’Enpa chiede di poter accedere agli atti per accertare responsabilità e si dice pronta a procedere per vie legali.

“Abbiamo assistito a uno spettacolo orribile – sottolinea in una nota Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – dove i diritti degli animali ma anche quelli di cittadini che hanno lottato fino all’ultimo per la possibile salvezza di questa mamma con i cuccioli, sono stati calpestati in un modo vergognoso. Le soluzioni alternative c’erano eccome e sono state presentate innumerevoli volte sia in situazioni e contesti di ‘normalità’ sia in quella ‘emergenziale’ di ieri. Le associazioni, infatti, si erano mobilitate per permettere lo spostamento dei cinghiali in un’altra zona ma non ci è stato permesso”.

Raggi chiede commissione inchiesta

A seguito di quanto accaduto ieri sera nel parco Mario Moderni a Roma, dove sono stati uccisi dei cinghiali, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha chiesto agli uffici la costituzione immediata di una commissione d’inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità. Lo rende noto il Campidoglio.

L’Oipa: “Ignorate le soluzioni alternative”

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede a Roma Capitale e Regione Lazio “perché è stato deciso di uccidere sbrigativamente una mamma cinghiale e i suoi sei cuccioli che avevano trovato riparo in un’area giochi dell’Aurelio, invece di salvare la loro vita date le soluzioni alternative che erano state offerte dalle associazioni”.

“Attendiamo una risposta, anzitutto dal presidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, che ha assistito all’anestesia e all’iniezione letale, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”, dichiara in una nota la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli, secindo la quale “questo scempio va contro il sentire della stragrande maggioranza dei cittadini che volevano la famiglia salva in una riserva protetta in cui gli animali avrebbero potuto essere trasferiti una volta anestetizzati. Invece le istituzioni hanno preferito la soluzione più crudele”.

Zotta: “La polizia metropolitana opera unicamente per la pubblica sicurezza”

“La situazione relativa alla gestione della proliferazione dei cinghiali all’interno dei confini comunali di Roma coinvolge profili giuridici ed operativi piuttosto complessi. A seguito di un lungo processo di approfondimento e studio, in numerosi incontri congiunti presso la Prefettura di Roma, è stato condiviso nel 2019 un protocollo operativo tra le Istituzioni competenti: Regione, Comune, Città metropolitana, ASL, al quale hanno contribuito anche ISPRA, Ministero della Salute, che prevede anche l’ausilio delle Forze dell’ordine nazionali. È in tale perimetro che si opera, ciascuno nel rispetto dei compiti assegnati dal protocollo operativo”, dichiara il vicesindaco della Città metropolitana di Roma, Teresa Zotta.

“Stigmatizziamo con forza quanto accaduto ieri in via Gregorio VII: la Polizia Metropolitana opera a valle del processo decisionale, in capo a Regione e Comune, ed è tenuta esclusivamente alle operazioni materiali di cattura dei cinghiali, o con le gabbie o con la teleanestesia, utilizzando dardi sparati con carabina il cui quantitativo del narcotico è stabilito dai veterinari presenti, in ragione della stazza dell’animale, al fine di consentirne la sola sedazione, per il successivo prelievo dell’animale in sicurezza”, aggiunge Zotta.

“Appena avuto notizia dal comandante della Polizia provinciale dell’operazione in atto ho raccomandato la massima cautela e attenzione affinchè tutto fosse condotto nel rispetto massimo del protocollo e con la professionalità che contraddistingue gli agenti – conclude -. Chi opera all’interno di un quadro condiviso, svolgendo unicamente i propri doveri istituzionali, con l’obiettivo primario di garantire la pubblica sicurezza ai cittadini, non può essere aggredito né essere ritenuto diretto responsabile”.