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Anzio, terrorizzano e rapinano i passanti: in manette il capo della baby gang

Il 18enne era già noto alle forze dell'ordine per un’aggressione ad un cittadino pakistano, avvenuta con l’aggravante della discriminatoria razziale

Anzio – Arrestato un 18enne ad Anzio: era a capo di una vera e propria banda di ragazzini violenti con cui terrorizzava decine di minorenni. Il giovane è stato ammanettato questa mattina, 19 ottobre, alle prime luci dell’alba dai Carabinieri della Compagnia di Anzio.

Il ragazzo è stato incriminato dalle prove raccolte dai Carabinieri per le due rapine consumate tra Lavinio e Nettuno nel periodo tra febbraio e luglio 2020.

Il 18enne era già noto alle forze dell’ordine per numerosi episodi di ricettazione di telefonini, risultati rubati in altrettante rapine, e per un’aggressione ad un cittadino pakistano, avvenuta con l’aggravante della discriminatoria razziale, a maggio 2020.

Il modus operandi era più o meno sempre lo stesso: il malvivente si avvicinava, accompagnato da alcuni suoi amici, a ragazzi di giovanissima età, spesso minorenni e, dopo averli accerchiati e picchiati, tenendoli sotto minaccia con un coltello a serramanico, gli prendeva cellulari, soldi, orologi e catenine in oro per poi dileguarsi a piedi.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, la ricostruzione dei fatti e l’attribuzione degli stessi a carico dell’arrestato è effettuata meticolosamente dai Carabinieri della Stazione di Lavinio Lido di Enea.

Le forze dell’ordine, dopo aver convocato le vittime, analizzato i filmati degli impianti di videosorveglianza privata, presenti nelle zone in cui venivano consumati i reati, e studiato con attenzione i tabulati telefonici, hanno raccolto importanti indizi di colpevolezza a carico del malvivente, utili all’emissione da parte del Tribunale di Velletri di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.

I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno poi perquisito i due appartamenti in cui lo stesso è stato notato dimorare con una certa stabilità, ubicati in via del Leone e in via dei Pesci.

Il  ragazzo, domiciliato con i suoi familiari di origini rom, in una palazzina, occupata abusivamente, nel quartiere Zodiaco di Anzio, è stato arrestato in casa sua. Il 18enne è stato portato al carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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