Roma, bus dell’Atac in fiamme in piazza Pio XI: colonna di fumo nero invade il centro

22 ottobre 2020 | 13:43
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Politi: “Pochi investimenti e una pessima gestione hanno ridotto i trasporti pubblici nella Capitale ad un coacervo ambulante di pericoli per i cittadini”

Roma – Ancora “flambus” nel cuore della Capitale: nella tarda mattinata di oggi, giovedì 22 ottobre, infatti, tre squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute in piazza Pio XI, dove un mezzo dell’Atac, della linea 881, ha preso fuoco.

Il mezzo, completamente avvolto dalle fiamme, come si vede anche in un video registrato dal senatore della Lega, William De Vecchis che abbiamo riportato, ha paralizzato il traffico su via Gregorio VII, una delle arterie principali della città, tanto da rendersi necessario l’intervento degli uomini della Polizia Locale per far scorrere le auto. Nessuno dei passeggeri, fortunatamente, è rimasto ferito. Da accertare le cause che hanno dato origine al rogo.

“Sulla faccenda accaduta oggi a piazza Pio XI si possono e si devono trarre tutte le dovute conclusioni. Pochi investimenti e una pessima gestione hanno ridotto i trasporti pubblici nella Capitale ad un coacervo ambulante di pericoli per i cittadini. Ma un occhio più attento in questo disastro vuole cogliere il bellissimo gesto dell’autista dell’autobus andato in fiamme”, dichiara in una nota Maurizio Politi, capogruppo Lega in Assemblea Capitolina.

“Secondo le testimonianze di chi era sull’autobus, l’autista dopo aver fatto scendere tutti i cittadini, ha tentato fino all’ultimo di evitare che il mezzo andasse a fuoco usando l’estintore in dotazione. Soltanto le insistenze della pattuglia di polizia locale l’hanno fatto desistere per mettersi in salvo. E’ doveroso un grazie a quest’uomo, che ha messo il dovere e il senso civico davanti a tutto, ricordandoci che i ritardi, le corse saltate, i vagoni stracolmi, l’acqua che si infiltra dovunque, i mezzi vecchi e rotti, non sono un disagio solo per gli utenti ma anche per tutta la categoria dei lavoratori nei trasporti che molto spesso sono costretti a lavorare in condizioni disagevoli, ma come in questo caso, dimostrano un alto senso del dovere”, conclude Politi.