Seguici su

Cerca nel sito

Formia, i consiglieri di minoranza: “La gestione Villa è fallimentare”

I gruppi consiliari di Fi, Lega Formia, Fdi – Conte, Udc, Formia Vinci, Giovanni Cista indipendente e Ripartiamo con voi criticano l'amministrazione

Si sono riuniti ieri sera, con un obiettivo comune: fare il punto sull’attuale gestione amministrativa. I gruppi consiliari di Forza Italia, Lega Formia, Fdi – Conte, Udc, Formia Vinci, Giovanni Cista indipendente e Ripartiamo con voi, hanno concentrato in questo incontro il bilancio delle attività svolte attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paola Villa.

“La cronistoria amministrativa di ciò che è accaduto dal giugno 2018 ad oggi – hanno comunicato in una nota stampa i gruppi consiliari che hanno partecipato alla riunione – è stato il tema della serata e da ciò sono partite tutta una serie di considerazioni che hanno visto l’unanimità e la convergenza di vedute dei presenti”.

Tutti d’accordo sul dovere di “avere rispetto nei confronti di chi vince le elezioni. Una scelta necessaria da parte delle minoranze e questa volta, tenuto conto della inesperienza del sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale i gruppi di minoranza sin dall’inizio del mandato amministrativo hanno avuto un atteggiamento collaborativo e soprattutto hanno dato tempo a questa nuova compagine di addentrarsi nella materia amministrativa e nei vari settori che compongono la struttura comunale”.

Ritengono di aver agito con spirito di collaborazione e comprensione i gruppi politici che sottolineano: “Le minoranze, seppure in modi differenti, hanno sollecitato sempre a fare di più, hanno partecipato a vario titolo quando interpellati, vuoi per contatti politici, vuoi per rapporti di diverso genere. Il tempo tuttavia passa in fretta e la situazione della città si sta facendo preoccupante”.

A creare perplessità nei vari esponenti politici di minoranza è il fatto che “la maggioranza, sin da subito, ha iniziato ad avere dei dissapori interni che hanno portato a dimissioni di assessori responsabili di settori delicati che hanno abbandonato il sindaco e la sua maggioranza, da Spertini assessore al Bilancio a D’Angiò ai Servizi sociali, da Mazza assessore all’Urbanistica a Lardo con delega allo Sport e Forte ai Lavoro pubblici. Tutti in forte contrasto con l’attuale governo cittadino.

Per mesi gli Assessori non sono stati sostituiti e il sindaco, di volta in volta, ad interim, li ha sostituiti andando di fatto a rallentare l’attività del Comune”.

I consiglieri di opposizione lamentano in particolare come “ad oggi a Formia non abbiamo chi si occupa di rigenerazione urbana con tutto ciò che comporta in termini di sviluppo¸ non abbiamo un assessore alle opere pubbliche che dovrebbe indirizzare l’amministrazione verso ottenimento di nuovi finanziamenti tenuto conto che le entrate comunali non garantiscono nuove opere in linea con le nuove esigenze. Non abbiamo un assessore che si occupi di politiche europee, cuore di amministrazioni illuminate”.

Sarebbero diversi i segnali di una crisi amministrativa secondo gli esponenti di minoranza, tra gli altri “due Consiglieri comunali, stanchi di non essere compresi né ascoltati sono passati nei banchi delle opposizioni. Giovanni Costa prima ed ultimamente Capraro, oltre ad altri tre consiglieri comunali del gruppo ‘Ripartiamo con voi’ sono in una posizione di indipendenza perché non condividono lo stallo nel quale è caduta questa maggioranza.

L’atteggiamento attendista della maggioranza, lo stallo politico che ormai dura da mesi, il far finta di nulla, l’allungamento dei tempi per prendere decisioni non può lasciarci indifferenti.

L’atteggiamento di sottovalutazione della grave crisi amministrativa da parte del sindaco e della maggioranza i quali, non affrontando il problema e nascondendolo di fatto alla città, sembra che ignorino che queste dinamiche siano presenti al Comune di Formia”.

A conclusione dell’incontro i consiglieri si sono espressi con “unanime giudizio negativo sulla gestione politica-amministrativa della maggioranza che governa la città, mettendo a nudo tutte le inefficienze che stanno portando Formia a non essere più uno dei comuni di rilevanza e di riferimento della provincia di Latina.  Tutto questo ha un prezzo nella macchina amministrativa, dove si registrano ritardi, rallentamenti e blocchi sulle azioni da mettere in campo, come la paralisi di alcune commissioni consiliari che sono decadute e da rinominare”.

Tutti hanno manifestato: “La seria preoccupazione che questo immobilismo possa farci perdere occasioni importanti in termini di progetti, finanziamenti e partecipazione a bandi regionali ed europei, ma anche di opere pubbliche finanziate che hanno completato o avrebbero dovuto completare procedure e che potrebbero essere state cantierabili da tempo e che invece sono bloccate. Questa situazione è un lusso che questa città non si può più permettere e che non merita. Abbiamo l’esigenza di stare al passo con i tempi, di non farci cogliere impreparati per garantire un futuro e un’opportunità a Formia”.

Le minoranze hanno, pertanto, valutato che se, inizialmente avevano deciso di  “concedere del tempo ai nuovi amministratori. Oggi riteniamo unanimamente di avere atteso troppo, di aver concesso abbastanza tempo e l’amara considerazione che nessun passo in avanti e nessuna crescita ci è stata.

La città merita altro.

In attesa e nella speranza che l’attuale maggioranza prenda coscienza di questa realtà, in una logica di opposizione costruttiva che caratterizza tutti noi, incalzeremo questa amministrazione, chiedendo la convocazione di una serie di Consigli Comunali con chiari punti da inserire all’ordine del giorno.

I temi riguarderanno argomenti di LLPP e Urbanistica, alla luce anche delle nuove normative del bonus 110 che daranno di certo una boccata di ossigeno alle imprese locali, oltre che il tema del rilancio e dello sviluppo della nostra città”.

Ma alla riunione di ieri è stato assente Claudio Marciano, consigliere del Pd, il quale ha chiarito: “Si è trattato di un’assenza dovuta a motivi politici e non logistici. Ritengo che la posizione del Partito Democratico e di Formia Bene Comune debba rimanere limpida e coerente come lo è stata finora.

La nostra posizione sul governo di Paola Villa è chiara: siamo all’opposizione e riteniamo l’esperienza amministrativa della sua maggioranza fallimentare. Il tentativo di costruire una coalizione fondata sul ‘buon senso’ e sul carisma di una singola persona è naufragata di fronte alla carenza di competenze, di idee e di metodo di governo”.

Nel tirare le somme dell’andamento della gestione Villa, Marciano ha evidenziato: “Due consiglieri sono già andati via, altre tre sono sulla porta: continuare a che serve? Sicuramente non serve a Formia, ai suoi cittadini, al suo futuro. In tutte le sedi opportune e forse possibili ho ribadito questa posizione. È sorprendente pertanto che ci sia ancora qualcuno che ‘dubiti’. Specie se questo qualcuno si colloca nelle forze di centro destra. Si dicono alternativi a Paola Villa, ma su cosa in particolare? Tutte le decisioni più importanti le hanno sostenute con il proprio voto in Consiglio.

La privatizzazione dei parcheggi. Il silenzio sul multipiano, PRG e PUT. Il progetto, e il relativo commissariamento, della Vitruvio Pollione. La boutade dell’emandemento covid al bilancio, con i 600mila euro mai esistiti per famiglie e imprese. Al netto degli strali contro la FRZ, cioè la cosa più efficiente e riuscita che Formia abbia avuto negli ultimi anni, la destra è alternativa solo per proprietà commutativa di poltrone: cambiato l’ordine degli addendi la solfa non cambia.

Attivarsi per essere semplicemente contro qualcuno senza proporre un’alternativa organica – conclude l’esponente del Pd –  è un segno di debolezza, non di forza. E non c’è alternativa che comprenda me perfino l’idea più moderata di centro sinistra ed esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia”.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Formia
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram, solo notizie di Formia