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Lele Mora, rivelazioni choc: “Ecco chi sono i cattivi della mia vita”

Bordate contro Alfonso Signorini, Fabrizio Corona e Mara Carfagna. Ma c'è dell'altro...

Fiumicino – Si è presentato nella redazione del ilfaroonline.it accompagnato da due amici di vecchia data, Fabrizio Salvitti, ex consigliere comunale ad Ardea nonché responsabile del Comitato promotore di “Cambiamo con Toti” per il comune di Civitavecchia e aree limitrofe del litorale Nord della Provincia di Roma, e Antonio Couture, stilista, produttore di abbigliamento ed accessori in pelle, sul mercato nazionale ed internazionale dal 1995.

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Fabrizio Salvitti, Lele Mora e Antonio Couture nella redazione de ilfaroonline.it

Una visita informale, presso la redazione centrale, per un saluto veloce. In realtà, insieme a Salvitti, Lele Mora è impegnato in un tour politico – amministrativo in quel di Civitavecchia e Latina. Tanti i progetti in pentola, nel mondo dello show business e fuori di esso; non a caso in programma a breve c’è anche un incontro proprio con Giovanni Toti, attuale presidente della Regione Liguria.

Sulla vita di Lele Mora – al secolo Dario Gabriele Mora – è in programma una serie su Netflix, in 5 stagioni. Per il ruolo di Lele Mora da giovane la decisione spetta alla produzione, ma per quello ormai in là con gli anni, lo stesso Mora ha suggerito addirittura Anthony Hopkins. Una notizia che – come sempre accade quando c’è Lele Mora di mezzo – ha già provocato un vespaio di polemiche, tra smentite di fonti vicine a Netflix e gossip ricorrente sul possibile ruolo.

Noi però – al di là del piacere di un saluto – non potevamo farci sfuggire l’occasione di fargli qualche domanda. E allora, tra una chiacchiera sulla tv, un dietro le quinte di Barbara D’Urso e qualche anticipazione su prossime trasmissioni, lo abbiamo inchiodato a un giochino: una lavagna e due settori, i buoni e i cattivi. Volendo, potremmo definirle “nomination”, termine molto in voga in questi tempi di GFVIP, e diciamo pure che l’occasione è servita per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Lele è partito dai buoni, carburando poco a poco, fino a sciogliere ogni riserva quando è stato il turno dei cattivi, quelli che lo hanno più deluso. Precisiamo che le risposte sono parzialmente edulcorate (!) per evitare querele di parte…

La classifica

Allora, Lele. Fai un esame della tua esperienza personale e partiamo dalla colonna dei buoni, pensando a un ideale podio.

I “buoni” di Lele Mora

Chi metti al terzo posto?

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Nancy Brilli

“Al terzo posto metterei Nancy Brilli. E’ una donna bellissima, bravissima, generosissima. E’ rimasta una bambina, ingenua sotto tutti i profili. La sua bravura la deve un po’, credo, a Claudia Cardinale. E’ una persona speciale, e ancora oggi lavoriamo insieme”.

Seconda posizione per i buoni…

Alberto Castagna

Alberto Castagna

Alberto Castagna. Un grande professionista, un giornalista che dal mondo delle guerre, delle trasferte internazionali, è poi andato a unire gli amori interrotti, recuperandoli a volte con la cura di chi deve ricostruire tesori preziosi. Per riunire queste coppie ci metteva l’anima, si vedeva, con il suo camper di Stranamore. Mi hanno sempre colpito la sua bontà, la sua generosità, e la sua intelligenza. Devo dire che ho trovato fondamentalmente anche un grande artista, che ha saputo passare dal giornalismo all’intrattenimento con uno stile personalissimo”.

Veniamo al gradino più alto…

Nilla Pizzi

Nilla Pizzi

Nilla Pizzi – risponde Lele lasciandoci per la verità un po’ spiazzati -. Un giorno lei doveva fare un programma a Roma, a Cinecittà. Fatalità, morì la mamma ultracentenaria… Io le parlai ed educatamente le chiesi (dandole del lei, era una donna che meritava un gran rispetto): ‘Nilla, preferisce annullare gli impegni di lavoro?’ Lei, con voce sofferta, mi rispose: ‘Con il lutto nel cuore, ma vado a lavorare. L’artista se ha un impegno, lo deve rispettare”. Una donna che ti risponde così… chapeau”.

I “cattivi” di Lele Mora

Passiamo alla colonna dei cattivi nella tua lavagna personale, quelli che – diciamocelo – non sopporti proprio. Quelli che per qualche motivo ti hanno deluso e te la sei legata al dito… Come con i buoni, iniziamo dal terzo posto?

Alfonso Signorini

Alfonso Signorini

“No – ha risposto Lele con un rigurgito di emotività che non ha lasciato spazio a una replica -. Per i cattivi parto dal primo posto: Alfonso Signorini. Non voglio dare aggettivi, ma penso di aver dato perle a chi non ha saputo apprezzarle. Da professore che insegnava in una scuola – prosegue Mora -, io l’ho fatto diventare direttore di giornali. Oggi per me non merita di essere un conduttore televisivo; non ha né le doti, né le capacità”.

Uno scalino sotto Signorini?

Mara Carfagna

Mara Carfagna

Mara Carfagna. L’ho conosciuta che era una ragazza semplice, bellissima, adorabile. Me la sono ritrovata in politica, dopo che l’ho fatta crescere nel mondo artistico (devo dire peraltro molto brava). E’ una donna intelligente, studiosa, parlando di politica posso definirla un cavallo di razza… Peccato si sia accecata nel tempo, dimenticando totalmente ciò che ho fatto io per lei nel suo percorso di vita”.

Terzo posto sul podio dei cattivi?

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Mora ci pensa un po’, tergiversa, prende tempo… Poi esce il nome: “Fabrizio Corona. Una volta era disperato, oggi è ricco, e per questo si crede di essere un maestro, ma non si ricorda da dove viene. Non è che il fatto di essere figlio di un grande giornalista lo fa automaticamente un professionista della comunicazione. Senza voler esagerare, direi che la sua è una comunicazione malata”.

In redazione fischiano ancora le “bombe” sganciate da Lele Mora, che affondano però non in giudizi tout court sulle persone, ma sulla propria esperienza diretta, i ricordi e le emozioni. Di certo le bombe sganciate, soprattutto per chi sa leggere tra le righe… non sono zuccherini.

Un nuovo format per… obesi

Prima di salutarlo, però, uno sguardo ai progetti del futuro. Di alcuni si può parlare, altri sono rigorosamente top secret, anche se destinati al grandissimo pubblico e dunque visibili a breve.

Uno su tutti, però, ci ha colpito: un nuovissimo format che vedrà 6/8 persone moooolto grasse, sopra i 150 chili, equamente divise tra uomini e donne, immergersi per qualche tempo in un resort dimagrante costruito appositamente, con diete studiate, sedute psicologiche e macchinari all’avanguardia. In campo anche personal trainer mozzafiato, sia maschi che femmine, per una sfida da vincere rigorosamente davanti alle telecamere. Niente bisturi, ma solo forza di volontà, qualche immancabile cattiveria, e tanta fatica (si spera senza rischiare l’infarto). E’ proprio il caso di dire: chi vivrà, vedrà.