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Latina, in piazza del Popolo monta la protesta dei ristoratori contro il Dpcm

Le categorie colpite dalle limitazioni imposte dal Governo hanno realizzato un manifesto funebre per annunciare la manifestazione

Intendono manifestare pacificamente, oggi, 26 ottobre, dalle 18 in piazza del Popolo a Latina.

I titolari di bar, ristoranti, palestre e centri estetici hanno realizzato una sorta di manifesto funebre. Una forma di protesta pacifica a simboleggiare la sofferenza nella quale si trovano a causa dell’ultimo Dpcm del presidente Giuseppe Conte che ha validità fino al prossimo 24 novembre.

Un manifesto nel quale scrivono: “Ci hanno lasciati esercenti, bar, ristoranti, palestre, estetisti. Ne danno il triste annuncio Giuseppe Conte e il Governo. La camera ardente presso il cimitero di piazza del Popolo”.

Evidentemente non solo una protesta, ma una provocazione e anche un grido di allarme e, non di meno, una richiesta di aiuto da parte delle categorie interessate dalle ultime restrizioni imposte per contenere la pandemia da Covid-19.

Difficile per le categorie colpite dalle restrizioni riuscire a sopravvivere con le limitazioni imposte, seppure il Governo, sempre tramite il presidente Conte ha annunciato sostegni a favore dei settori più colpiti.

Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, consapevole della difficilissima situazione nella quale si trovano le categorie produttive è intervenuto sul profilo facebook del Comune per evidenziare: “Noi sindaci dobbiamo tutelare la salute dei cittadini e nelle stesso tempo dobbiamo tutelare quella parte del settore produttivo che è stata più colpita pur se ha dimostrato senso di responsabilità nel gestire le misure di prevenzione sanitaria.

Sono molto preoccupato per l’impatto economico e psicologico che si potrà avere nei settori della ristorazione, sport e cultura. La situazione sanitaria d’altro canto è preoccupante.

Concordo con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel suo appello al Governo: ‘ristoro concreto e immediato a chi chiude e rispetto delle regole e senso di responsabilità da parte dei cittadini. Solo se ci prendiamo questi impegni ne verremo fuori’”.