Seguici su

Cerca nel sito

Checco dello Scapicollo dà le chiavi alla Raggi: “Roma muore e con sé ristorazione e turismo”

Il proprietario: "Farci lavorare solo a pranzo e con tavoli di massimo quattro persone è come condannarsi ad una lenta ma inesorabile chiusura definitiva"

Roma – Dopo l’annuncio delle nuove restrizioni per bar e ristoranti, costretti a chiudere i battenti alle ore 18 (leggi qui), lo storico ristoratore romano Checco dello Scapicollo chiede al Governo di ripensarci e lancia un appello alla sindaca di Roma Virginia Raggi consegnando, come a maggio, le chiavi dell’intera attività: “Roma muore e con sé la ristorazione e il turismo“.

“Abbiamo lavorato tanto per seguire le indicazioni del Governo – spiega il proprietario del ristorante -. Sanifichiamo costantemente, controlliamo la temperatura corporea al nostro personale e a tutti i clienti. Siamo certi di poter garantire il massimo della sicurezza. Farci lavorare solo a pranzo e con tavoli di massimo quattro persone è come condannarsi ad una lenta ma inesorabile chiusura definitiva. Per scongiurare questo bisogna intervenire subito prima che la Capitale muoia definitivamente di immobilismo“.
Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Roma Città Metropolitana
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram sulle notizie dall’Italia e dal mondo