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Latina, aveva appena ceduto una dose di eroina: pusher in manette

31 ottobre 2020 | 13:05
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Latina, aveva appena ceduto una dose di eroina: pusher in manette

La polizia ha assistito alla cessione di un involucro che conteneva mezzo grammo circa di eroina

Latina – La Questura di Latina prosegue nella sua incessante attività di monitoraggio e controllo delle zone calde e dei quartieri ad alto rischio criminalità. In particolare, il contrasto alle attività illecite nel quartiere Nicolosi, a Latina, prosegue con successo anche dopo gli arresti recentemente effettuati dalla squadra Mobile nei confronti dei protagonisti del servizio andato in onda recentemente nel corso del programma televisivo “Striscia la notizia”.

Proprio durante tali specifiche attività, nella serata di ieri è stato tratto in arresto un 38enne tunisino, ritenuto responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella circostanza, ai poliziotti della Volante che stavano presidiando assiduamente il quartiere, non è sfuggito un movimento furtivo tra uno straniero e un italiano in via Corridoni: il giovane italiano infatti si è prima avvicinato allo straniero e, dopo aver confabulato con lo stesso, gli ha consegnato una banconota da 20 Euro. Lo straniero, ricevuta la somma, si è allontanato per pochi istanti e, al ritorno, ha ceduto un involucro al ragazzo che era rimasto in attesa.

Con il fondato sospetto di aver appena assistito alla cessione di una dose di droga, gli agenti sono intervenuti tempestivamente, bloccando sia lo straniero che l’italiano. I sospetti sono stati immediatamente confermati ed infatti l’involucro consegnato al ragazzo conteneva mezzo grammo circa di sostanza stupefacente del tipo eroina.

Nell’immediatezza dei fatti lo straniero è stato sottoposto a perquisizione personale e analoga attività è stata svolta presso il suo domicilio ove si rinveniva materiale ritenuto utile per ulteriori sviluppi investigativi e attestante un’abituale attività di spaccio.

Al termine delle attività, l’arrestato è stato condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, in attesa di presentazione innanzi al giudice.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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