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E’ morto padre Sorge, il sacerdote antimafia che ispirò la “primavera” di Palermo

2 novembre 2020 | 16:24
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E’ morto padre Sorge, il sacerdote antimafia che ispirò la “primavera” di Palermo

Teologo, politologo, esperto della Dottrina sociale della Chiesa, il gesuita, già direttore della Civiltà Cattolica, aveva 91 anni

Milano – Gesuita, teologo e politologo italiano, esperto di dottrina sociale della Chiesa, padre Bartolomeo
Sorge, morto stamani all’età di 91 anni, è stato uno dei protagonisti della cosiddetta “primavera” di Palermo, insieme a padre Ennio Pintacuda, che sostenne il sindaco Leoluca Orlando. Fino all’ultimo è stato molto attivo con articoli e prese di posizioni, anche sui social. Nato a Rio Marina (Isola d’Elba) il 25 ottobre 1929, da genitori di origine catanesi, nel 1938 si trasferisce con la famiglia a Castelfranco Veneto. Entra nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è ordinato sacerdote nel 1958.

Nel 1966 entra nella redazione di La Civiltà Cattolica, quindicinale della Compagnia di Gesù. Dal 1973 al 1985 ne è direttore, succedendo a padre Roberto Tucci, lavorando come membro del Consiglio di presidenza, insieme a Giuseppe Lazzati e monsignor Bartoletti, all’organizzazione del primo grande Convegno nazionale della Chiesa italiana, nel 1976, sul tema “Evangelizzazione e promozione umana”. Collabora alla stesura di Octogesima adveniens, documento pontificio firmato da Paolo VI sull’azione della comunità cristiana in campo politico, sociale ed economico.

Dopo un intenso decennio come direttore dell’Istituto Arrupe di Palermo (dove è tra i protagonisti della cosiddetta “primavera”, fioritura di iniziative civiche e movimenti per opporsi alla mafia), nel 1997 arriva a Milano per dirigere Aggiornamenti Sociali (fino al 2009, diventando poi direttore emerito) e, dal 1999 al 2005, il mensile Popoli. Padre Sorge ha al suo attivo anche numerose pubblicazioni sulla dottrina sociale della Chiesa e l’impegno dei cristiani in politica. Su Aggiornamenti Sociali, scrive il mensile, padre Sorge ha firmato 162 articoli, 5 dei quali da collaboratore esterno, 18 come direttore emerito e i restanti come direttore responsabile.

Il primo editoriale da direttore, nel gennaio 1997, era dedicato al rapporto tra Nord e Sud del Paese e alle spinte autonomistiche e localistiche che proprio in quegli anni iniziavano a manifestarsi: con l’editoriale “Palermo e Milano, una sola Italia” padre Sorge annunciava tra l’altro l’inizio del coordinamento fra la redazione milanese della Rivista e l’Istituto di formazione politica del capoluogo siciliano, coordinamento che dura tuttora.

Tra i numerosi temi affrontati dal gesuita sulla rivista, uno dei più ricorrenti è stata la riflessione sull’evoluzione del cattolicesimo democratico, sul popolarismo sturziano e, più, in generale sulla presenza dei cattolici italiani in politica. Tra i vari articoli, continua Aggiornamenti Sociali, ricordiamo l’editoriale del maggio 1999 dal titolo Non è più tempo di “storici steccati”, il ricordo di Giuseppe Lazzati pubblicato nel 2009, a cento anni dalla nascita e il contributo sulle “Prospettive per una ’buona politicà. Papa Francesco e le intuizioni di Sturzo”, uscito nel marzo 2014.

Con il pontefice argentino, padre Sorge è in grande sintonia e Papa Francesco in un’occasione ha voluto ringraziare pubblicamente il confratello per il suo contributo al pensiero sociale della Chiesa. Tra gli articoli di Aggiornamenti Sociali dedicati al Papa c’è anche quello “A proposito di alcune critiche recenti a papa Francesco”, firmato da
Sorge nel novembre 2016. Lo sguardo di padre Sorge non si è limitato in questi anni alle sole vicende italiane: è nota, ad esempio, la sua ammirazione nei confronti di Oscar Romero, che il gesuita ebbe occasione di incontrare durante la Conferenza dell’episcopato latinoamericano a Puebla, nel 1979.

In quanto direttore per 13 anni e collaboratore della rivista anche prima e dopo questo incarico, padre Sorge è stato indubbiamente uno dei più attenti testimoni della vita di Aggiornamenti Sociali. Ritiratosi da alcuni anni a Gallarate, nella stessa comunità di gesuiti anziani in cui ha vissuto il cardinal Martini, padre Sorge ha continuato a girare l’Italia per conferenze, a pubblicare nuovi libri e a far sentire la sua voce nel dibattito pubblico fino agli ultimi giorni.

Nell’aprile del 2019, aveva rilasciato una lunga intervista audio a Joerg Nies, un gesuita tedesco, raccontando alcuni episodi della sua vita e condividendo il suo punto di vista sui temi di attualità politica ed ecclesiale che sempre aveva seguito. (fonte Agi)