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Latina, spara per spaventare i ladri e gli tolgono il porto d’armi: il Tar glielo restituisce

2 novembre 2020 | 12:19
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Latina, spara per spaventare i ladri e gli tolgono il porto d’armi: il Tar glielo restituisce

Il giudice collegiale ha condannato l’ufficio territoriale del Governo di Latina a pagare le spese processuali

Latina – Gli era stato vietato di detenere armi, munizioni e materiale esplodente, con decreto del Prefetto di Latina, perché aveva sorpreso dei malviventi in casa e aveva imbracciato il fucile da caccia ed esploso un colpo in aria.

Un provvedimento, contro il quale il destinatario ha proposto ricorso al tribunale amministrativo di Latina per chiederne l’annullamento.

Il collegio giudicante ha esaminato gli atti di causa. Ha visionato le dichiarazioni rese dal ricorrente ai carabinieri, nell’immediatezza dei fatti. Rilevato che l’uomo aveva dichiarato di aver voluto esclusivamente indurre i malviventi alla fuga con quel colpo di fucile.

Seppure impossibile accertare l’esatta dinamica dei fatti, il giudice amministrativo ha evidenziato che è altrettanto impossibile stabilire se l’uomo abbia usato l’arma in maniera impropria o se ne sia servito solo a scopo difensivo. Unica certezza è che nessuno sia rimasto ferito

Il Tar, sulla base degli elementi raccolti, ha ritenuto non siano stati accertati i presupposti che giustificano il decreto di divieto di detenzione delle armi e ha pertanto deciso con sentenza di restituire il porto d’armi al ricorrente, accogliendo il ricorso e condannando il resistente, l’ufficio territoriale del Governo di Latina, al pagamento delle spese processuali stimate in 3mila euro.

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