Lazio, Tidei (IV): La Regione punta sul porto di Civitavecchia, ora atti concreti
La Regione, oltre che in infrastrutture, punterà anche nelle politiche occupazionali rispondendo sia all’emergenza attuale
Roma – “La Giunta regionale del Lazio ha approvato un Atto di indirizzo concernente “Blue Economy e Sviluppo Economico: un percorso di rilancio per il porto di Civitavecchia ed il sistema portuale del Lazio”, in cui definisce il porto di Civitavecchia quale “hub centrale e strategico dell’azione regionale in tema di economia del mare”. Si tratta di un provvedimento atteso da molto tempo che insieme ai consiglieri regionali del territorio abbiamo sollecitato più volte con atti approvati in Consiglio. L’economia del mare vede attive ben 36.144 imprese nel Lazio. Per ogni unità lavorativa impegnata nell’attività di shipping si generano altri quattro posti di lavoro nella filiera. Sia il traffico crocieristico che quello merci, se debitamente sviluppati, possono dare un grande valore aggiunto all’economia della nostra città, della regione e del paese.
Si individua, nel testo dell’Atto, come luogo di coordinamento delle azioni in materia di Blue Economy, la Cabina di Regia dell’Economia del Mare, evitando sovrapposizioni con altri enti.
La Cabina di Regia dovrà predisporre, entro sei mesi da oggi, un Piano per il rilancio della Blue Economy nel Lazio: un piano partecipato, che verrà redatto con l’ausilio di tutti i soggetti interessati.
La Regione Lazio investirà sul Porto di Civitavecchia. Lo farà anzitutto mettendo mano alla programmazione dei fondi europei 2021-2027, ma anche attivandosi presso il Governo per richiedere che alcune delle risorse del Recovery Fund vengano destinate proprio al potenziamento della portualità laziale, identificando nel nostro scalo un vettore di crescita, innovazione e sviluppo economico territoriale, e spingerà sulla costituzione della Zona Logistica Semplificata.
La Regione Lazio è ben consapevole delle criticità dello scalo, acuite dall’emergenza Covid-19 che ha pesato come un macigno sul crocierismo. Dal gap infrastrutturale e dei collegamenti stradali e ferroviari al sottosviluppo del traffico container, fino alla monotematizzazione del traffico merci, legato perlopiù alle necessità del polo energetico, su cui pesa, in prospettiva, l’uscita dal carbone. Questo Atto d’indirizzo è importante perché per la prima volta la Regione assume impegni specifici sul porto ma anche sulla Blue Economy in generale che diventerà una parte rilevante della Smart Specialization Strategy.
La Regione, oltre che in infrastrutture, punterà anche nelle politiche occupazionali, della formazione e dello sviluppo d’impresa, rispondendo sia all’emergenza occupazionale attuale che al ritardo del tessuto imprenditoriale del territorio, che alla nuova emergenza lavorativa legata all’abbandono del carbone come combustibile della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord.
E lo farà chiamando ad un serio confronto Enel. Fin qui il testo che finalmente delinea un quadro preciso delle cose da fare sia per quel che concerne l’impianto generale che nei singoli punti. Mi dichiaro soddisfatta soprattutto dell’attenzione che, all’interno del sistema portuale del Lazio, la Giunta ha dato al porto di Civitavecchia.
Resta e non è poco, tutto il lavoro pratico da fare per realizzare la progettualità insita in questo documento. Su questo tutti gli Assessori che hanno sottoscritto la proposta dovranno attivarsi immediatamente per porre in essere azioni concrete affinché realmente, il porto di Civitavecchia venga rilanciato e generi opportunità economiche per le imprese che si traducano in occupazione e migliore qualità della vita, anche in senso ambientale, per i cittadini di Civitavecchia e del territorio”. Lo dichiara, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).
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