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Elezioni in Usa, Biden avanti ma Trump non ci sta e annuncia battaglia legale

5 novembre 2020 | 10:45
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La campagna di Trump ha presentato tre ricorsi con l’obiettivo di fermare lo spoglio elettorale in Michigan, Pennsylvania e Georgia

Washington – “I nostri avvocati hanno chiesto un ‘accesso significativo‘, ma a cosa serve? Riguardo l’integrità del nostro sistema e le stesse elezioni presidenziali, il danno ormai è fatto. E’ di questo che bisognerebbe parlare!”. Si è espresso così Donald Trump in un tweet pubblicato nelle ultime ore mentre Joe Biden sembra a un passo dalla Casa Bianca.

Secondo le proiezioni della Cnn è a 253 voti elettorali, mentre Trump è 213, lontano dalla ‘soglia magica’ dei 270. Ed è iniziata la battaglia legale. La campagna di Trump ha presentato tre ricorsi con l’obiettivo di fermare lo spoglio elettorale in Michigan, Pennsylvania e Georgia.

Nella contea di Fulton, in Georgia, restano 14mila schede da scrutinare. A precisarlo è stato il responsabile delle operazioni elettorali, Richard Barron, spiegando che si tratta di voti postali. Lo staff di scrutatori ha esaminato in media 3mila schede l’ora, ha aggiunto. Barron, a capo delle operazioni di scrutinio nell’area più popolosa dello stato, che include Atlanta, ha detto di sentire la responsabilità di procedere con la massima velocità possibile. “La Georgia è uno degli ultimi stati non ancora assegnati – ha dichiarato alla Cnn – E’ nostra responsabilità fare in modo di concludere le operazioni questa notte se possibile”.

“Count the votes!”. Contate i voti. Maricopa County, Arizona. Qui decine di manifestanti, molti armati di bandiere pro-Trump, si sono radunati nelle ultime ore davanti al centro elettorale dove è in corso lo spoglio dei voti chiedendo di “entrare”. “We love Trump”, hanno intonato i sostenitori del tycoon mentre a 24 ore dalla chiusura degli ultimi seggi Joe Biden sembra a un soffio dalla vittoria. In precedenza, c’era stata un’altra protesta per le voci – smentite categoricamente a livello ufficiale – secondo cui sarebbero stati usati pennarelli non adatti sulle schede compilate dagli elettori repubblicani.

“Non sono qui per dichiarare che abbiamo vinto, ma sono qui per dire che quando il conteggio sarà finito, noi saremo i vincitori”, ha detto ieri Biden parlando agli americani da Wilmington, nel Delaware, ricordando che “la democrazia è un pilastro fondante della nostra Nazione”. “Il potere è nelle mani del popolo, è il popolo che deve decidere ed è lui che determina chi sarà il presidente”, ha aggiunto Biden nel corso di un punto stampa.

Proteste in diverse città

Proteste e disordini in diversi stati Usa. A Portland, in Oregon, almeno 10 persone sono state arrestate. Secondo Fox News tra le persone finite in manette una aveva con sé un fucile ed è stata ‘attivata’ la Guardia Nazionale. Nel centro della città, dove si sono registrati i disordini, sono state distrutte vetrine di negozi, lanciate di bottiglie e almeno una molotov. Nelle immagini diffuse dalla tv, anche una bandiera americana data alle fiamme.

C’è persino Fox News, l’emittente da sempre più vicina all’attuale inquilino della Casa Bianca, nel mirino dei contestatori che fuori dal centro elettorale della Maricopa County in Arizona chiedono di contare ‘fino all’ultimo voto’. Come riportano i giornalisti presenti, una piccola folla scandisce ‘Fox News Sucks’, ovvero ‘Fox News fa schifo’, contestando la decisione della rete di assegnare lo Stato – che attribuisce 11 cruciali voti elettorali – a Joe Biden. In effetti, il leggero margine del candidato democratico potrebbe erodersi e addirittura scomparire alla luce proprio del conteggio dei voti ancora da calcolare nella contea di ‘storica’ fede repubblicana.

Manifestazioni e tensioni anche a New York dopo l’Election Day. Fox News parla della protesta pacifica di centinaia di persone che hanno chiesto venga “contato ogni voto” dopo l’annunciato inizio della battaglia legale di Donald Trump per bloccare lo spoglio elettorale in alcuni stati. Poi però sono iniziati i disordini. E in un tweet il New York City Police Department ha confermato l’arresto di “oltre 20 persone” che hanno tentato di “sabotare una protesta pacifica appiccando incendi, gettando uova e spazzatura a Manhattan”. “Non può essere tollerato e non sarà tollerato che vengano portate armi alle proteste pacifiche”, si legge in un altro tweet con le immagini del materiale sequestrato. (fonte Adnkronos)