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Santa Marinella, occupano l’ex residence destinato a Poliambulatorio: 11 denunciati

7 novembre 2020 | 16:46
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Santa Marinella, occupano l’ex residence destinato a Poliambulatorio: 11 denunciati

Il Sindaco: “Come amministrazione comunale non possiamo che stare dalla parte di quei cittadini che, legittimamente, rivendicano il diritto ad una casa ma non possiamo tollerare che si compiano atti illeciti”

Santa Marinella – Hanno forzato il cancello d’ingresso dell’ex residence Eucalipto, al km 56 di via Aurelia Nord, per occupare la struttura pronta a diventare un poliambulatorio pubblico. A scongiurare il piano di un gruppo di persone è stato l’intervento tempestivo del sindaco di Santa Marinella che, alle 7 di questa mattina, ha chiamato i poliziotti richiedendone l’intervento.

Arrivati sul posto, gli agenti del commissariato Civitavecchia hanno trovato due furgoni parcheggiati a ridosso del cancello per impedire l’accesso a chiunque con due striscioni con le scritte: ’occupazionè e ’ comitato cittadino per Santa Marinellà. Complessivamente sono state identificate 11 persone (7 occupanti e 4 in procinto di entrare) che saranno denunciate alla Procura della Repubblica per invasione di fondi.

La nota del Sindaco

In merito al tentativo di occupazione dell’immobile del San Pio X e alla manifestazione messa in atto dall’associazione “comitato cittadino”, il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei questa mattina, si è recato personalmente sul posto dove erano già presenti numerosi esponenti delle forze dell’ordine.

Come amministrazione comunale non possiamo che stare dalla parte di quei cittadini che, legittimamente, rivendicano il diritto ad una casa ma non possiamo tollerare che per questo motivo si compiano atti illeciti e si infranga la legge“, afferma il primo cittadino.

Che aggiunge: “Mi spiace per tutte quelle persone alcune delle quali anche extracomunitarie che da tempo lavorano onestamente nel nostro paese, che per colpa di una fomentatrice ovvero la presidente del comitato rischiano di essere denunciate e di perdere ogni diritto con un conseguente decreto di espulsione. Non è occupando abusivamente immobili che si risolvono i problemi.

Inoltre non è nei confronti del comune che i cittadini in attesa di un alloggio devono sfogare il loro risentimento, perché le responsabilità della mancanza di case popolari nel comprensorio sono, in questo momento solo dell’ Ater che è l’ente deputato a operare per risolvere questa grave emergenza abitativa.

Lunedì stesso scriverò al presidente della regione Nicola Zingaretti e ai vertici locali e regionali dell’Ater per richiamarli come detto alle loro precise responsabilità In particolare devono proseguire l’iter per costruire nuovi alloggi popolari, come già concordato sui terreni ex Arsial che si trovano poco sopra via delle Colonie in una area centrale di Santa Marinella.

Questa amministrazione comunale, al contrario, fino ad ora ha fatto tutto quanto era nelle sue competenze ed è stata la prima, dopo oltre un decennio di assoluto immobilismo e menefreghismo nei confronti di tante persone e famiglie in difficoltà, immobilismo che non ha mai generato reazioni nell’attuale opposizione, a creare una graduatoria degli aventi diritto ad un casa.

È tempo ora che anche tutti gli altri enti preposti facciano la loro parte e diano risposte concrete a queste cittadini-
Per quanto concerne poi l ex Colonia San Pio X non è vero che i locali sono già provvisti di acqua e luce ed inoltre l’immobile non ha una destinazione abitativa e la proprietà è procinto di chiudere un accordo con la Asl per allestirvi la Nuova casa della Salute”.

Unione Inquilini: “Un’occupazione simbolica”

L’Unione Inquilini di Civitavecchia sostiene la loro lotta per il diritto alla casa e alla dignità ed esprime la sua solidarietà al Comitato per l’emergenza abitativa di S. Marinella, il quale ha il merito di aver imposto all’attenzione generale il problema di chi dorme in auto, in roulotte, in un buco di scantinato umido e non più aspettare, specie in tempi di emergenza sanitaria come quelli che viviamo. Ottanta sono le famiglie in estremo disagio abitativo in un paese piccolo come S. Marinella. Dopo anni di promesse e indifferenza delle amministrazioni, sabato 7 novembre il Comitato emergenza abitativa di S. Marinella ha occupato simbolicamente uno dei tanti immobili abbandonati, il S. Pio X, vuoto da anni e lasciato andare al degrado.

Ater e Comune di S. Marinella devono ora dare delle risposte istituendo urgentemente un tavolo per stabilire un iter procedurale a risoluzione della vicenda. Il Sindaco provveda inoltre, nel contempo, ad emettere ordinanze ex art. 13 (competenza in materia di sanità, igiene, sicurezza pubblica) per i casi più gravi che dormono in macchina e/o roulotte. Come Unione inquilini ricordiamo al Sindaco che, ai sensi della L. 833/78, è responsabile della tutela della salute delle persone e, in quanto tale, ha l’obbligo di intervenire anche con ordinanze contingibili ed urgenti, come la requisizione. Questo è ancor più valido in tempo di pandemia.

Il patrimonio immobiliare pubblico e privato in disuso o invenduto, a S. Marinella come altrove, è imponente. Troppe le persone senza casa e troppe le case vuote (da oltre vent’anni), senza persone. Se le forze dell’ordine difendono la proprietà privata, ci si aspetta che le amministrazioni pubbliche si mobilitino per garantire i diritti primari alle persone, utilizzando gli strumenti giuridici ed amministrativi in essere.