Il Fatto

Emergenza coronavirus in Italia, l’Ordine medici chiede il lockdown totale

8 novembre 2020 | 21:32
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Il presidente della Fnomceo accende anche un faro sulla carenza di medici specialisti, mentre 23000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare

Roma – “L’Ordine dei medici chiede il lockdown totale in tutto il paese“. Ad annunciarlo, poco fa, il Gr2 Rai, che ha intervistato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini, la Fnomceo, Filippo Anelli, che ha acceso un faro sulla carenza di medici specialisti, mentre 23000 medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. E le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi.

Anelli chiede, ancora una volta, di ammetterli tutti. “Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema” ha affermato. Scettico, invece, sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del Covid. “Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional” ha aggiunto.

La carenza c’è, 5000-7000 medici oggi e la stima tende ad aumentare. Abbiamo 23.000 medici che hanno partecipato al concorso di specializzazione, bloccato da ricorsi. Inserire tutti i 23.000 nel sistema sarebbe una grossa boccata di ossigeno. Non avremmo medici specialisti ma avremmo un ausilio da questi colleghi, però sono sempre medici. In questo momento di grande emergenza, questo serve. Se un oculista deve diventare internista, vuol dire che qualcosa non funziona più. La formazione non è un optional”, ha detto Anelli nel corso del Gr2 Rai.

Ricciardi: “Una tragedia nazionale annunciata”

La situazione è drammatica, a volte tragica ed è in continuo peggioramento, necessita di assoluti interventi rapidi. In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito”. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, si esprime così a Che tempo che fa sull’emergenza coronavirus in Italia. “Non si possono vedere immagini di persone nelle piazze, nelle strade, sul lungomare, senza mascherina, una vicina all’altra. Vanno rafforzate le presenze di medici e infermieri dove è necessario, perché si stanno infettando medici e infermieri e stiamo perdendo le prime linee”, aggiunge.

Bisogna che ci uniamo tutti quanti: politica nazionale, regionale, cittadini, professionisti per affrontare questa che si profila come tragedia nazionale. Persone che nn possonok essere curate di covid, persone che non possono essere curate per malattie cardiovascolari. E’ una tragedia nazionale annunciata, per un virus che si muove con una rapidità enorme. Serve una catena di comando unica, servono decisioni rapide”, prosegue. (fonte Adnkronos)