Il lutto

Carlo Bordini, muore a 82 anni il poeta romano: il cordoglio del web

10 novembre 2020 | 12:54
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Carlo Bordini, muore a 82 anni il poeta romano: il cordoglio del web

Inquieto e radicalmente anti-elitario, tra le sue raccolte più famose si ricordano “Strategia”, “Pericolo” e “Polvere”.

di LINDA SOGARO

Roma – La notte scorsa vede spegnersi un’altra luce del paesaggio letterario e del mondo della cultura. Il poeta romano Carlo Bordini muore nella sua città natale a ottantadue anni, ricevendo il cordoglio di amici e colleghi sulle pagine online. Nicola Lagioia, direttore del Salone Internazionale di Torino e Direttore del Premio Strega scrive su Facebook: “Condoglianze ai famigliari, a tutti quelli che gli volevano, gli vogliono e continueranno a  volergli bene. La sua poesia rimane con noi.

Già in lutto per la recente perdita del grande Gigi Proietti, Roma perde ora Carlo Bordini, che  è stato anche scrittore e militante politico come membro del Partito rivoluzionario trotzkista fino agli anni ’70. Artista dalla gioventù inquieta, è stato autore di nove libri di poesia (esclusa l’antologia che raccoglie tutte le sue opere “Pericolo, Poesie 1975-2001″ edito da Manni),che sono state tradotte in spagnolo, francese e svedese e che i critici hanno definito nel genere della “poesia narrativa” per il confine labile che intercorre tra l’espressione lirica e la prosa. Inquieto e radicalmente anti-elitario, tra le sue raccolte più famose si ricordano “Strategia”, “Pericolo” e “Polvere” che lo scrittore, giornalista e critico Andrea Di Consoli ha definito di una poesia “immensa”, nel suo ultimo saluto all’amico poeta. L’ultimo libro di poesie, “Sasso“, è stato pubblicato da Scheiwiller nel 2008.

L’unica cosa: non so chi amo, non so chi amo, so chi posso amare.
Strategia, Roma, Savelli, 1981

Tra le sue opere di narrativa, spiccano sempre per trame e stile non convenzionali “Manuale di autodistruzione” in cui dipinge un uomo post-moderno appiattito dalle richieste della società e lontano dalle proprie esigenze autentiche; “Dal fondo, la poesia dei marginali“, che ha curato con Antonio Veneziani e infine “Non è un gioco, appunti di viaggio sulla poesia in America latina” (Luca Sossella, Roma, 2009): l’autore infatti, è stato l’unico poeta italiano ad essere ospitato Festival de Poesia Nicaraguese e al Festival de Poesia de Bogotà, esperienze dopo cui ha scritto questo libro e in cui definisce la poesia “Un piatto povero”.

Oggi sui social e in particolare su Instagram, sono moltissime le pubblicazioni con le citazioni tratte dalle poesie di Bordini, per omaggiarne la morte.
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