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EuroJudo Under 23, Mattia Miceli campione: “Un sogno bellissimo diventato realtà”

10 novembre 2020 | 15:44
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EuroJudo Under 23, Mattia Miceli campione: “Un sogno bellissimo diventato realtà”

Felice con l’oro al collo l’atleta azzurro. Dopo un periodo difficile di allenamenti e rinunce, causa pandemia, ha vinto una gara svolta con grande talento

Parenzo – Mattia Miceli è campione d’Europa. Ed al termine della prima giornata di gare nel Campionato Europeo Under 23 a Parenzo, il ventiduenne atleta romano è salito sul gradino più alto del podio dei 66 kg facendo così ascoltare a tutte le 36 nazioni partecipanti l’inno di Mameli.

Beh che dire…. a sta botta er micio è d’oro. – è stato il commento del giustamente felice neo campione europeoÈ difficile, in questo momento, dire qualcosa perché ancora non ho ben capito cosa sia successo. Eppure, la carta parla chiaro: campione d’Europa U23. Sono contento, contentissimo e fiero di me. Lo sentivo, lo volevo, l’ho fatto e tutto questo mi rende ancora più felice perché è realtà. Ora mi godo questo momento, non capita tutti i giorni di vivere certe sensazioni, è veramente bello. Voglio ringraziare la mia famiglia, non finirò mai di farlo, ringrazio col cuore la mia società, il Banzai Cortina Roma, sempre con me, ma soprattutto ringrazio me stesso perché sento il bisogno di farlo. Grazie anche alla squadra e ad Alessandro Comi che nonostante fosse da solo è riuscito a farsi sentire e a muoversi nel giusto modo. Detto ciò concludo dicendo “Forza Italia” non si molla niente, soprattutto in questo momento, e forza agli altri compagni di squadra”.

Son abbastanza soddisfatto di questo risultato – ha detto invece Alessandro Aramudato che con questa situazione del covid son stato lontano dalla palestra e dal tatami e mi son dovuto arrangiare in qualche modo per preparare questa gara. Mi rimane solo tanto amaro in bocca però mi piace guardare il bicchiere mezzo pieno. Ringrazio la mia famiglia che crede sempre in me, tutte le persone che mi son state vicino e soprattutto la mia palestra”.

Mattia… che gara! – è stato il commento del coach Alessandro ComiÈ un uomo glaciale e la sua capacità di controllare le emozioni, insieme ad un atteggiamento composto e sempre propositivo, oggi lo hanno premiato: su queste solide basi ha portato sul tatami un judo estremamente efficace ed ha fatto una gara senza errori. La medaglia va all’atleta e all’uomo: è un grande lavoratore sul tatami e non solo, un ottimo studente – a breve otterrà anche la laurea – una bella persona… un esempio positivo da seguire. Peccato per la medaglia sfumata di Alessandro Aramu, anche lui era “top”, purtroppo non ha inquadrato come voleva il quarto di finale con l’azero e le cose si sono complicate. Ha dato tutto, ma il georgiano in finale l’ha sorpreso”.

Orgogliosi della Nazionale tutta Under 23 che si è battuta tutti con onore nella prima giornata di gare. – è stata l’analisi di Raffaele TonioloGrandissima la prova di Mattia Miceli che ha trasformato in uno splendido oro il bronzo conquistato nel 2019. Mattia è apparso lucido e concentrato fin dal primo incontro e non ha concesso nulla a nessuno dei suoi avversari. Anche nei momenti difficili (sotto di 2 shido con l’olandese Van der Kolk) ha mantenuto una lucidità impressionante che l’ha condotto a questo meritatissimo titolo continentale. Un esempio di serietà e abnegazione per tutti. Gran bella gara anche per Alessandro Aramu che però si è dovuto fermare ai piedi del podio come nell’Europeo juniores del 2019. Grande continuità a questi livelli del piemontese che però deve imparare a non disperdersi nei momenti topici. Sicuramente positive anche le prestazioni di Michela Fiorini e Nadia Simeoli entrambe settime nelle rispettive categorie. In generale un’Italia frizzante e che trasmette energia a tutto il nostro movimento judoistico nazionale in questo momento delicato”.

Complimenti a Mattia!!! Complimenti a tutta la squadra in una situazione veramente particolare – ha voluto concludere Laura Di TomaGrazie ad Alessandro che da solo ha portato e assistito in gara tutti, ma non è finita. Chiusi in una stanza sapendo di essere a pochi passi dai ragazzi e non poterli aiutare è difficile. Ed è difficile sapere Alessandro solo, è difficile sentire solo per un attimo i ragazzi al cellulare. Ma non importa hanno gareggiato e se la sono cavata tutti”. (fonte/foto@fijlkam)